Porsi la domanda di cosa sta avvenendo nell’area dell’ex nuova questura non è un esercizio polemico e neanche fuori luogo. Il rischio di sommare problemi ed allontanare una soluzione per la riqualificazione dell’area appare sempre più concreto.
Chiamamicitta.it ha dato notizia delle intenzioni del curatore fallimentare di mettere all’asta l’area e le edificio. Nulla di strano. E’ il mestiere dei curatori fallimentari cercare di patrimonializzare e vendere per risarcire i creditori. Ma in questo caso vi sono due aspetti inediti. In primo luogo il curatore Andrea Ferri annuncia l’intenzione di fare causa all’INAIL. Secondo la prima ipotesi della “Cittadella della Sicurezza”, doveva essere proprio quell’ente ad acquistare il tutto, per poi affittare i locali a Polizia, Guardia di Finanza.
Ipotesi sottoscritta dall’allora ministro degli Interni Marco Minniti, ma poi naufragata con il suo successore Matteo Salvini. Un intervento “a gamba tesa”, secondo il curatore, che ha mandato in fumo la possibilità per DAMA di incassare oltre 7,1 milioni di euro. Il secondo aspetto inedito è la caratteristica dell’asta.
La base d’asta, infatti, per il tutto il grande lotto e i vasti edifici che vi sorgono, mai utilizzati e lasciati al degrado, è di appena 2 milioni di euro. Ma potrebbe essere maggiorata altri 2,5 milioni se sarà rilasciato dagli enti competenti, entro 18 mesi dall’atto di trasferimento, il permesso ad edificare un immobile a destinazione centro commerciale e/o supermercato di 1.500 mq.
Sui quotidiani locali l’amministrazione comunale ha smentito “non c’è alcun supermercato in previsione”. Ora in realtà le cose sono più complicate.
Infatti a febbraio 2020 Chiamamicitta.it aveva dato notizia dell’approvazione da parte della giunta comunale di uno studio urbanistico dell’area che oltre al complesso dello stadio comunale Romeo Neri, agli edifici residenziali di via Ballila e alla caserma Giulio Cesare, prevede una riorganizzazione delle funzioni urbanistiche che cambiano radicalmente precedenti scelte territoriali. In particolare nell’area dell’ex nuova questura, in base a questo studio approvato, si prevede: –
- Gli uffici comunali attualmente nella sede di via Rosaspina (in affitto) più altre sedi non vengono più realizzate nell’area della stazione, ma nell’area della nuova questura.
- Nuovo comparto residenziale compresa la previsione di edilizia sociale. Il progetto di 36 nuovi alloggi nell’area ex Dama è stato finanziato con un contributo economico di 5,5 milioni di euro
- Nuove funzioni commerciali con una media struttura di vendita (1.400 mq circa),
posta su via Ugo Bassi.
Nel febbraio 2020 nell’articolo del nostro giornale ponevamo un interrogativo. Con questo piano integrato la curatela fallimentare si trova una valorizzazione dell’area consistente che farà incrementare il valore di tutta l’area. Una domanda gli addetti ai lavori se la stanno ponendo. Per quale ragione viene concesso alla curatela fallimentare ciò che era stato revocato alla proprietà fallita DA.MA?
Inevitabile che ora il curatore fallimentare aumenti il valore rispetto alle funzione nuove che la giunta sta discutendo.
Il rischio è di ulteriori contenziosi senza giungere ad una soluzione veloce per riqualificare tutta l’area
La delibera della giunta comunale