Erano impegnati nei pattugliamenti per vigilare sul rispetto delle norme restrittive per contrastare la diffusione del coronavirus ma alla fine si sono imbattuti in uno spacciatore e in un suo cliente evaso dai domiciliari. Che di certo i divieti li avevano violati e per di più per delinquere. L’operazione antidroga è culminata con l’arresto di entrambi.
Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri, insospettiti dall’ingiustificata presenza in giro di un 21enne già noto per precedenti di Polizia, hanno deciso di pedinarlo per scoprire che il soggetto aveva allestito una mini centrale dello spaccio in casa. Tanto che in poco tempo, nell’abitazione è sopraggiunto un giovane di 34 anni, anch’egli albanese, che inottemperante ai divieti introdotti con il decreto ma soprattutto agli arresti domiciliari cui era sottoposto per pregresse vicende di droga, aveva tentato di procurarsi dello stupefacente da rivendere a sua volta in autonoma attività di spaccio. C.T., sottoposto a perquisizione personale, è stato e arrestato per il reato di evasione dopo essere stato trovato in possesso di circa 10 gr di cocaina.
Poco dopo i Carabinieri hanno fatto irruzione presso l’appartamento dello spacciatore S.E. e lo hanno trovato in possesso di circa 100 gr di cocaina pura, da “tagliare” e confezionare per lo spaccio, nonché della somma contante di 5800 euro circa, in banconote di vario taglio, chiaramente provento dell’attività illecita condotta.
Per i due arrestati, che hanno trascorso la notte al fresco, si celebrerà nella mattinata odierna il rito direttissimo innanzi all’Autorità Giudiziaria riminese.