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Europa Verde Rimini su Adunata Alpini: “Non è da abolire ma rivedere organizzazione”

Alessia Lea Di Rago, portavoce Europa Verde – Verdi Rimini interviene sulle molestie da parte degli alpini che sono state segnalate durante il raduno nazionale di Rimini.

“La risonanza mediatica nazionale degli episodi di molestie avvenuti nello scorso week end a Rimini, ci dà l’occasione politica per riflettere sulle dinamiche sociali che scaturiscono da un grande evento come quello dell’adunata degli alpini.

Le segnalazioni sui social, le dichiarazioni degli amministratori locali, la condanna del Ministro Guerini, le dimissioni della portavoce delle donne dem di Rimini, nessuno è rimasto indifferente o in silenzio. Questo esprime un’attenzione da parte della classe dirigente nei confronti del tema violenza contro le donne. Ma dobbiamo ammettere di essere lontani da una piena presa di coscienza del fenomeno, che porterebbe ad una volontà politica differente e andrebbe nella direzione di dura condanna verso ogni forma di abuso e di lavoro assiduo in ottica di prevenzione.

Nel caso specifico, l’adunata alpini 2022, visti i precedenti degli scorsi anni e considerando anche le violenze denunciate dalle donne in altre occasioni di grandi feste in piazza, gli amministratori e gli organizzatori più sensibili avrebbero potuto prevedere quanto poi accaduto. Il clima di festa, i fiumi di birra, gli uomini in branco alla ricerca di “divertimento” in chiave maschilista, potevano e dovevano far presagire ciò che poi è successo. Sarebbe stato auspicabile aumentare i controlli e la vigilanza nei locali e nei luoghi pubblici, l’affissione di manifesti informativi e formativi sul cosa NON si fa verso le donne, una campagna massiccia di sensibilizzazione pre-evento e durante. Piccole accortezze che non avrebbero avuto un costo tanto elevato quanto le conseguenze scaturite.

Noi di Europa Verde Rimini crediamo che non sia necessario abolire l’adunata, che pure ha portato nella nostra città un clima di festa e allegria, ma una revisione della sua organizzazione. Il primo passo è già stato fatto, nelle ultime ore, dal presidente di ANA, che ha chiesto scusa e ha promesso di individuare i responsabili: essi non rappresentano il corpo degli alpini e i loro valori. Ci sono voluti 4 giorni per dissociarsi dalle molestie perpetrate, ma è un importante, primo, piccolo passo. Come recita uno dei loro motti: “Non per sembrare, ma per essere”.

 

 

 

 

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