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Europa Verde Rimini contro polo scolastico Viserbella

“No alle scuole centralizzate”: Europa Verde Rimini è contro il progetto del nuovo polo scolastico “Fa bene”. Si tratta di un progetto che era stato annunciato fin dal 2015 dal sidaco Gnassi e dell’allora sua vice Gloria Lisi. Un super polo scolastico da 18 milioni di euro in via Verenin Grazia a Viserbella, al quale però non erano mai state assegnate le risorse nonostante continuasse ad apparire di anno in anno nei programmi delle opere pubbliche del Comune di Rimini. Che però oggi è riemerso per vie traverse, attraverso post sui social.

“Ambizioso il progetto per Rimini nord, dove sorgerà il nuovo polo scolastico “Fa bene”, che comprenderà una scuola primaria di tre cicli (investimento 8 milioni), quattro sezioni per l’infanzia (2 milioni) e tre cicli di scuola media, per 600 ragazzi (8 milioni), oltre a palestre, aree esterne e campi sportivi – riassume il Co-Portavoce Europa Verde Rimini Stefano Benaglia – Il progetto, denominato “Fa bene” appare anche nel Dup 2021-2023 con copertura economica per l’anno 2022, ma ancora non si hanno notizie con quali risorse e di quali entità”.

“Come Europa Verde Rimini riteniamo che le scuole, specialmente quelle elementari, siano un presidio fondamentale del territorio. Servono a creare relazioni, a far conoscere ai bambini e ai loro genitori i propri vicini di casa e a creare legami profondi che durano per tutta la vita. Servono, in sintesi, a costruire una comunità”, è la premessa.

Però: “Creare una nuova scuola centralizzata, presumibilmente in sostituzione di quelle di Viserba, Orsoleto e Torre Pedrera penalizza fortemente questi territori. Costruire una scuola in una zona priva di contesto urbano, lontano dai servizi pubblici, raggiungibile solo tramite auto o autobus toglie ai cittadini di Rimini Nord delle opportunità che le scuole distribuite sul territorio invece garantiscono”.

Di qui le domande: “Questo progetto è ancora preso in considerazione? E’ vero che ha già ottenuto un finanziamento La cittadinanza deve potersi esprimere su questi progetti, verranno fatti incontri pubblici? Perché in tutta la città vengono costruire e ristrutturate le scuole ma a Rimini Nord vengono chiuse e accorpate? A Rimini Nord verranno costruiti più di 400 nuovi appartamenti nei prossimi anni, sono stati presi in considerazione questi flussi di presenze future nella progettazione delle scuole?”

“Aggiungiamo una considerazione doverosa: nella città dei 15 minuti idealizzata durante il nostro percorso in campagna elettorale si è parlato di portare i servizi e i presidi vicino ai cittadini. Centralizzare una scuola, oltre a creare problemi di traffico enormi per quella zona, va nella direzione opposta a quella a cui ci siamo ispirati. La socialità è la linfa vitale di una comunità. Formare cittadini attivi e impegnati è il primo dovere di un’amministrazione e un’azione che porta a spersonalizzare il luogo scuola per fare economia di scala, contribuisce solo all’impoverimento culturale del nostro territorio. Chiediamo un confronto puntuale e una chiarezza netta su questo argomento. I cittadini hanno il diritto di essere informati sulle progettualità della propria città in maniera ufficiale, non tramite post o commenti sui social media”, è la conclusione.

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