Stefano Zannoni è responsabile di Euromarket, supermercato Conad capostipite al Mercato Coperto, coi tre City che attualmente ne discendono e che in questi giorni ha “premiato” 15 giovani collaboratori che si sono dedicati alle spese a domicilio nei quattro negozi Conad.
Intanto ci tolga una curiosità, è vero che i prezzi degli alimentari si sono tutti improvvisamente alzati?
«Assolutamente no, almeno da noi e in Conad. Tutti gli associati sottoscrivono delle norme contrattuali sui listini e rispetto degli impegni, per questo siamo una garanzia, le penalità se si sgarra sono molto severe. I costi variano rispetto alle oscillazioni della filiera e le origini dei prodotti, né più né meno di sempre. Almeno per l’osservatorio che abbiamo noi. Certamente se diminuisce la disponibilità di frutta e verdura perché a causa dell’emergenza non viene raccolta, succederà. Ora per esempio che ci sarebbe richiesta di fragole non ce ne arrivano abbastanza, ma i costi sono rimasti gli stessi».
Perché insieme all’amministrazione avete ritenuto di dare questo riconoscimento ai dipendenti?
«Perché sono giovani che seppure non per volontariato, ma retribuiti, lavorando più e meglio del dovuto, evitando a molte persone di correre rischi uscendo di casa. In realtà i collaboratori implicati nelle spese sono anche più di 15, poiché ci avvalliamo di qualche esterno per la consegna. E come ha consigliato a tutti Venturi, Commissario della Regione E-R, noi abbiamo già fatto una nuova assunzione proprio dedicata alle spese a domicilio. Per ora a tempo determinato ma che molto probabilmente diventerà indeterminato. E potrebbero essercene altri. Lui era un cameriere rimasto senza lavoro e ci ha scritto un messaggio su facebook, e lo dico perché in questo periodo i social, anche per i nostri clienti a cui diamo informazioni puntuali su modi e tempi delle spese a domicilio, stanno offrendo il loro lato migliore, più utile e intelligente».
Avete superato le 1000 spese consegnate a casa dall’inizio dell’emergenza, dite circa 60 al giorno?
«La nostra profonda “vocazione al cliente”, ci piace definirla così, ci ha portato a non avere esitazioni quando il Governo e la Regione Emilia-Romagna hanno adottato i giusti provvedimenti di restrizione e ci siamo buttati a capofitto per organizzare con efficacia questo servizio. Il mondo è cambiato, così le relazioni tra persone e consumi e noi che ne siamo parte ci siamo adeguati dando il contributo del quale siamo capaci. In brevissimo tempo abbiamo dovuto riorganizzarci, innovandoci pur rispettando la nostra identità e tradizione: non siamo una app impersonale sul telefonino con il catalogo come nelle grandi città, ma neppure il piccolo negozio. Tant’è che le signore ottantenni ci telefonano per la spesa e poi ci fanno scrivere dai figli una mail di ringraziamento. Per un supermercato con tanta varietà di merce, si tratta di una riconversione impegnativa: nel riceverle (non tutti sanno usare le e-mail tra i nostri clienti), prepararle, battere i costi, consegnarle coi pagamenti e i pos. In realtà è tutto il nostro lavoro a subire dei mutamenti irreversibili che per le fasce di persone più fragili diventeranno abituali».
Lo ritenete un punto di forza della vostra società?
«Sì noi ci consideriamo, dunque intendiamo essere, i continuatori della tradizione delle botteghe di vicinato, per affidabilità e cortesia nel servizio personalizzato che offriamo a ciascun cliente. Pertanto non sarebbe stato possibile non farlo. La società Euromarket è nata nel 1969 da un folto gruppo di commercianti del Mercato Coperto di Rimini, tutti ispirati da ideali di solidarietà e spirito associativo. Oggi siamo nove soci fondatori rimasti fedeli a quei valori, pur senza trascurare la missione finale: gestire insieme un’attività economicamente sana capace di garantire occupazione e retribuzione giusta a tutte le risorse umane, anche a chi collabora indirettamente. Presupposti questi dai quali deriva anche la possibilità di contemplare le donazioni in merce alla mensa di San Francesco, lo sconto del 10% ai beneficiati di bonus alimentari e altro».
Quindi quante sono le persone alle quali date lavoro?
«Un centinaio circa direttamente. Euromarket è il supermercato che garantisce solidità e continuità alla tradizione in Centro Storico, a Marina Centro c’è il City Novelli, poi Coletti/Darsena e Rimini Centro in Via Serpieri. La società si caratterizza per un’evoluta gestione delle risorse umane: competenza, meritocrazia e valorizzazione al primo posto, sempre nel rispetto dei propri ruoli e doveri, ma soprattutto senza alcuna disparità di genere. Nell’ultimo periodo molte giovani donne e molti giovani uomini con la formazione in atto, ci stanno garantendo il giusto ricambio generazionale».
Manuela Fabbri