Vacanze sempre più care
La situazione economica del nostro paese è sempre più preoccupante. Un’inflazione dell’8% dovuta da maggiori costi dell’energia e delle materie prime, è più dura da superare di un’inflazione da domanda come il caso degli Usa. È già oggi un’estate calda (non solo per il clima) e lo sarà anche l’autunno. Una situazione economica che inevitabilmente peserà anche nella scelta della vacanza e della durata. La costa romagnola ha un vantaggio competitivo, nel rapporto qualità prezzo; tuttavia, sarebbe riduttivo pensare di essere al riparo da contraccolpi economici. L’osservatorio di Federconsumatori rileva che la maggior parte degli italiani opterà per un break di 3-4 giorni. Molto alta, e non è una novità, la percentuale di chi si sposterà in auto (83%). Ci sarà da sfidare il caro-benzina, ma d’altra parte i dati Istat di ieri dicono che i voli non sono da meno: a giugno i biglietti sono quasi raddoppiati (+90%) rispetto al 2021. Anche l’albergo ha aumentato i listini (dal 15% al 25%). Incidono caro energia, aumento del fresco, del pesce. Un’estate da guardare con attenzione.
Provincia unica Romagna. perchè no
In questo inizio caldo di estate non poteva mancare l’ennesimo dibattito sulle province. Un incontro nelle settimane scorse di alcune organizzazioni imprenditoriali romagnole ha rilanciato l’idea di una provincia unica in Romagna. L’idea non è nuova. Se ne parlava anche negli anni passati prima dell’abolizione totale delle province da parte del governo Renzi. L’abolizione non fu completata per la bocciatura da parte dei cittadini con il referendum, della riforma costituzionale del 2016. Da allora le province sono state rianimate, dotate di nuove funzioni. Sinceramente aprire una discussione ora su un’unica provincia delle Romagna mi pare semplicemente assurdo. Le ragioni sono semplici.
- Occorre una legge nazionale di riordino delle province. Se servono (e a mio parere servono) debbono essere elette direttamente dai cittadini come nel passato. Poi si discute del resto.
- Un’unica provincia in Romagna deve comportare una diversa organizzazione degli uffici decentrati dello Stato. Non è pensabile avere un’unica questura in Romagna oppure un’unica prefettura. Non esiste. Non possiamo ritornare ai commissariati di passata memoria per realtà come Rimini. Senza parlare dei tribunali e delle procure.
- La riorganizzazione delle province va fatta assieme alla riorganizzazione delle istituzioni decentrate, comprese le regioni.
Insomma, evitiamo inutili fughe in avanti, non servono e fanno danni. Come già successo nel passato
Brava la sindaca di Riccione
La composizione della nuova giuntaè stata un’ottima partenza di Daniela Angelini. La sindaca ha saputo tenere assieme la coalizione (forse vi sono stati alcuni mal di pancia, ma nulla di grave), proposto una nuova classe dirigente di governo e fatto due scelte coraggiose: sanità e ordine pubblico. Sono stati indicati assessori due tecnici con elevata competenza. Gianluca Garulli primario dell’ospedale di Riccione e Oreste Capocasa ex questore di Rimini. Per Riccione (a dire il vero per tutte le comunità) sanità e ordine pubblico sono aspetti che riguardano la qualità della vita delle città. Un segnale forte di discontinuità con il passato delle giunte di Renata Tosi.
Nuova Viabilità troppa confusione
Con una nota, il Comune di Rimini ha ribadito nei giorni scorsi alcune iniziative per la mobilità attorno e vicino al centro storico. Dico la verità, non ci ho capito molto. E per quel poco che ho capito credo di non essere d’accordo. Ovviamente per responsabilità mia, avendo perso negli anni dei passaggi. Ad esempio, si parla del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). A me risultata come solo adottato, con delibera di Giunta Comunale n.417 del 20/12/2018 e mai approvato. Forse sarebbe utile completare l’iter a distanza di così tanti anni.
Nella nota si ribadisce la realizzazione del sottopasso ciclopedonale davanti al Settebello. Ho già scritto in un’altra pillola le ragioni che mi fanno ritenere l‘opera inutile e costosa. Basta un semaforo a chiamata per il passaggio a raso.
Poi non ho compreso sinceramente il nuovo intervento di “creazione di un asse parallelo a via Tripoli, attraverso la una nuova rotonda all’altezza nell’intersezione tra le vie Flaminia e Circonvallazione Meridionale (davanti alla pizzeria “Bigno”) e alla viabilità connessa all’intervento dell’area ex nuova questura in via Ugo Bassi” In sostanza (se ho capito bene) questo nuovo asse vede l’impegno della via IX febbraio 1849 (la via davanti lo stadio) e la prosecuzione fino alla via Ugo Bassi (Via Roma). Non ne capisco l’utilità.
- La via Tripoli alta è scarica in direzione mare. I problemi eventualmente vi sono nella direzione opposta.
- Si carica di ulteriore traffico la via Ugo Bassi (via Roma) che già oggi è vicina al collasso per molte ore al giorno in direzione centro storico.
- La via IX Febbraio 1849 insieme all’antistante Piazzale del Popolo sono oggi una soluzione importante di parcheggio per le attività sportive dello stadio e palazzetto dello sport. Con questo intervento diventerebbe inevitabile una riorganizzazione anche della sosta e di piazzale del Popolo, con una riduzione dei parcheggi.
Da ultimo, nella nota si parla del nuovo ponte in sostituzione del ponte di Tiberio. Opera quanto mai necessaria, ma sarebbe utile capire dove viene fatto e i costi di realizzazione.
Maurizio Melucci