I.P.
L’eritema solare è una infiammazione della pelle che si manifesta spesso dopo l’eccessiva esposizione al sole in mancanza di una adeguata protezione. A determinare l’insorgere di un eritema solare, sulla base di quanto spiegato da Eucerin, è di solito la quantità di tempo che si passa esposti ai raggi ultravioletti e il fototipo di pelle, visto che una cute chiara e con minor quantità di melanina non è in grado di bloccare la penetrazione in profondità dei raggi UV e favorisce questo tipo di irritazione.
Riconoscere l’eritema
A seconda di quanto ci si espone al sole e delle caratteristiche della propria pelle, l’eritema solare può presentarsi in diverse forme e livelli. In generale, la pelle diventa rossa, calda e irritata e può arrivare a ricoprirsi di vescicole e poi squamarsi. Vediamo quali sono i livelli di gravità dell’eritema solare.
- ï Eritema leggero: pelle leggermente arrossata che torna normale nel giro di un paio di giorni, senza lasciare segni di abbronzatura.
- ï Eritema medio: rossore più intenso della cute, che risulta anche leggermente rialzata e dolorante nella zona in cui insorge l’eritema. L’irritazione passa nel giro di tre giorni, lasciando il posto all’abbronzatura.
- ï Eritema intenso: pelle intensamente rossa, quasi viola, fa male al tatto e dopo quattro giorni vede la comparsa di desquamazione e abbronzatura a macchia di leopardo.
- ï Eritema molto intenso: praticamente un’ustione superficiale, con bolle e forte desquamazione e senza che rimanga abbronzatura.
Il trattamento dell’eritema solare
A seconda dell’intensità dell’eritema solare, questo va trattato con cure differenti. In generale, comunque, l’obiettivo comune a tutti gli stadi di eritema è quello di alleviare i sintomi più evidenti come l’arrossamento, il dolore e il bruciore, rinfrescando la zona colpita dai raggi solari. Prima di tutto, per mitigare le conseguenze dell’eritema è bene cercare di abbassare la temperatura della pelle interessata dalla scottatura, magari con impacchi freschi e umidi o con una doccia fredda se l’irritazione è più estesa. In ogni caso la cute va toccata meno possibile e soprattutto mai sfregata: per ridurre bruciore e prurito è infatti sufficiente il freddo, così come basta l’azione dell’acqua per reidratare almeno in parte la pelle secca. Mai fare uso di detergenti che abbiano un’azione sensibilizzante, mentre può essere utile utilizzare delle sostanze lenitive ed emollienti. Per favorire la reidratazione della cute è bene bere anche molta acqua e mangiare frutta e verdura; dal punto di vista alimentare può aiutare l’assunzione di vitamina A, contenuta in tutti i frutti di colore rosso-arancio, vitamina C e vitamina E. Al di là di questi metodi, per ridurre i sintomi è quasi sempre necessario applicare creme lenitive, idratanti ed emollienti che aiutino la pelle a tornare al suo stato naturale; queste pomate dovrebbero contenere glicerina, pantenolo, glicina e ceramidi, ma sono consigliati anche i probiotici, che aiutano la ricostituzione della barriera cutanea, e in generale i gel a base di aloe vera.