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Estate 2012. Ci stiamo occupando del problema

Estate 2012.
Il mare è un olio da almeno dieci giorni. Il sole splende, la spiaggia rigurgita di bagnanti, gli albergatori si fregano le mani…

Ma oggi sta capitando qualcosa di strano. Noi indigeni sappiamo di che si tratta. Non è la stessa cosa per una simpatica famiglia di milanesi il cui ombrellone confina col mio. Mamma babbo figlioletto di cinque anni e nonno. Siamo diventati amici. Col nonno sono andato a nuotare, domenica, alla boa.

– Mio Dio – esclama la signora. Il mare oggi è tutto rosso!
-Sarà una fabbrica di coloranti che scarica in mare – fa il nonno.
-Niente paura – dico io. Si tratta semplicemente di una esplosione algale. Dipende dal nostro depuratore.
-Perché? Non funziona?
-Ma no! E’ di ultimissima generazione e va benissimo. L’acqua che ne esce fuori è quasi potabile. C’è stato perfino un assessore che, a titolo dimostrativo, se l’è bevuta, ripreso dalle telecamere… Il fatto è che col mare in bonaccia da troppo tempo, l’acqua dolce depurata, galleggiando sui nostri fondali troppo bassi e privi di correnti, non si mescola più con quella salata, si stratifica, rimane tutta in superficie. In pratica si forma una lastra sopra la quale è proprio il caso di dire che… ne succedono di tutti i colori. Infatti, a differenza di quanto avviene nel salato dove le varie specie di alga vivono in perfetto equilibrio ecologico, dentro quella lastra c’è sempre una diatomea che riesce a sopraffare tutte le altre ed… esplode! E il mare diventa improvvisamente rosso. Oppure giallo. Dipende dal tipo di alga.
-Certo – fa il nonno – che il vostro mare non è più quello di quando venivo qui da piccolo, coi miei genitori. Mi ricordo che al mattino si vedeva il fondo anche dopo la seconda secca. C’erano a riva un sacco di pesciolini che pescavo col retino, perfino dei cavallucci marini. Adesso l’acqua è quasi sempre torbida, anche al mattino e non ci sono più nemmeno i granchietti…
-Già. E neppure i cannelli, che era così divertente andare a pescare con la maschera e lo spadino quando l’acqua era ancora trasparente e si vedevano spuntare giù in fondo quei due forellini… Purtroppo anche questo intorbidamento generalizzato è dovuto al nostro sempre più potente depuratore… Vede il grattacielo ? (e glie lo indico con un dito). Beh, immagini che si tratti di un serbatoio. Ogni giorno il depuratore di Santa Giustina, versa in mare il doppio dell’acqua di quel serbatoio. E quella lastra di acqua dolce che si stratifica, non solo assume ogni tanto colorazioni da film di fantascienza, ma impedisce lo scambio dell’ossigeno con gli strati sottostanti, con le deprimenti conseguenze per la vita marina che stiamo dicendo…
-Beh, sarà che l’acqua è potabile, ma io oggi il bagno al bambino in questa schifezza non glie lo faccio fare! – dice la mamma.
-Accidenti – sbotta il marito che finora è stato zitto – ma non potreste mandare l’acqua depurata a concimare i campi anziché il mare? Visto che è così pulita non ci dovrebbero essere problemi per le culture!
-Ci stiamo occupando del problema – gli rispondo.

Giuliano Bonizzato

(‘ Il sorriso della motociclista’ . 2021 Ed Il Ponte Vecchio. In libreria e su Amazon.)

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