Rimettere mano al regolamento comunale sulle antenne della telefonia mobile. E’ quanto chiede Emilia Romagna Coraggiosa di Rimini alla luce di eisodi che si ripetono, ultimo quello all’INA Casa, con impianti che spuntano nei quartieri e relative proteste dei residenti.
“Se è vero come è vero – scrive ER Coraggiosa – che tutta la cittadinanza ha a sua disposizione e usa le tecnologie più avanzate in termini di connettività in una società sempre più proiettata nel digitale, non si può far finta che le amministrazioni non siano rimaste immobili rispetto alla tutela della salute e delle condizioni degli stessi cittadini a questo riguardo. Quanto sta accadendo negli ultimi tempi, in particolare per quel che riguarda l’insediamento delle antenne per gli impianti di telefonia, sta facendo emergere l’arretratezza dei regolamenti comunali, che, se non aggiornati, lasciano spazio ad insediamenti che possiamo definire “fuori luogo”, con i gestori della telefonia che piazzano antenne a ridosso di punti sensibili o nel pieno di quartieri con alta intensità di popolazione. Chiaramente queste dinamiche lasciano sbigottiti i cittadini che si ritrovano, senza esserne prima informati, troppo spesso davanti al fatto compiuto”.
“Occorre quindi mettere mano ai regolamenti comunali, poiché attraverso quelli si possono evitare situazioni come quelle che si stanno verificando negli ultimi tempi nei quartieri della nostra città; solo così le compagnie gestrici possono essere messe davanti all’impossibilità di fare ciò che vogliono. Le amministrazioni ne hanno la possibilità ma devono aggiornare i regolamenti e togliersi da un immobilismo che altrimenti le rende succubi passivamente”, conclude ER Coraggiosa Rimini.