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Emilia Romagna passa in zona gialla: Rt 0,77

L’Emilia Romagna ridiventa zona gialla. Nonostante i timori delle ultime ore aleimentati dai dati sui contagi che continuano a crescere, si è avverata la speranza di poter entrare in una categoria con meno restrizioni. Restano arancioni solo  Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e provincia autonoma di Bolzano. Tutte le altre sono state riclassificate gialle. Lombardia compresa, insieme a Campania, Toscana, Molise, Basilicata e Provincia di Trento che già lo erano, cui si aggiungono  Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Marche, Friuli, Abruzzo, Lombardia, Veneto, Calabria e Liguria.

Intanto l’Rt nazionale è sceso a 0,84: era 0,97 la settimana scorsa, mentre nelle cinque precedenti si era mantenuto sopra la soglia critica dell’1.

Commentano i tecnici della Cabina di regia: “L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”.

Comunque “l’incidenza è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate. Nella settimana di monitoraggiorimane è stata molto alta l’incidenza nella Provincia di Bolzano (582,75 per 100.000 dal18 al 24 gennaio)”.

La situazione dell’Rt nelle Regioni

Abruzzo 0,81, Basilicata 0,91, Calabria 0,82, Campania 0,97, Emilia Romagna 0,77, Friuli 0,68, Lazio 0,73, Liguria 0,87, Lombardia 0,84, Marche 0,88, Molise 1,51 (ma con un intervallo inferiore di 1,16), Piemonte 0,82, Provincia di Bolzano 0,8, Provincia di Trento 0,56, Puglia 0,9, Sardegna 0,81, Sicilia 0,98, Toscana 0,95, Umbria 0,96, Val d’Aosta 0,82, Veneto 0,61.

Cosa si può fare in zona gialla?

In zona gialla ci si può spostare liberamente durante il giorno, sia all’interno del Comune sia all’interno della Regione; l’autocertificazione serve solo dopo le 22 e fino alle 5 del mattino (quando ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute, urgenze); i bar e i ristoranti sono aperti (non oltre le 18); riaprono musei e mostre (dal lunedì al venerdì, e solo con ingressi contingentati); i negozi sono aperti (ma i centri commerciali lo sono solo durante i giorni feriali). Ci si può anche muovere per andare a trovare amici e parenti, in ambito regionale, spostandosi verso una sola abitazione privata abitata e una sola volta al giorno, «nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».

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