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Emilia Romagna, la politica non abita più qui

L’ufficio Statistico Regionale ha fatto una interessante ricerca sulla partecipazione politica in Emilia Romagna. Si tratta di un approfondimento dell’indagine Istat Multiscopo sulle famiglie in particolare sugli “aspetti della vita quotidiana” effettuata nell’anno 2017.

L’indagine conferma una percezione già ampiamente consolidata. Nel 2017 gli italiani (di almeno 14 anni di età) che hanno parlato di politica almeno una volta all’anno sono il 64%; tale percentuale era già scesa sotto la soglia dei due terzi nel 2016, al 65,5%, mentre era pari al 67,9% nel 2015 (anno in cui si sono svolte le elezioni regionali), al 68,3% nel 2014 (si sono svolte le elezioni europee) ed al 70,8% nel 2013 (anno delle elezioni legislative).

Il dettaglio di come avviene la partecipazione politica è molto più severo del dal dato annuale del 64% che almeno un volta all’anno parla di politica.

Chi si interessa di politica quotidianamente è una percentuale limitata. Se si sommano anche coloro che ne parlano durante la settimana si arriva di poco sopra al 30%. Un terzo della popolazione (oltre il 40% le femmine) non parla mai di politica. Coincide anche con il non voto? Non è detto che vi sia automatismo, ma sicuramente diminuisce la scelta consapevole.

Il calo di interesse per la politica è da attribuirsi prevalentemente alle giovani generazioni: i giovani tra i 14 ed i 35 anni di età che ne parlano almeno una volta alla settimana sono scesi dal 35,5% del 2012 al 27,8% del 2017. Una diminuzione di entità pressoché analoga si è registrata anche nelle classi di età centrali, dai 36 ai 64 anni, scendendo dal 45,5% al 37,1% (ed in particolare la fascia di età tra i 45 ed i 54 anni, passando dal 47,5% al 36,5%), mentre la flessione è decisamente più contenuta tra la popolazione più anziana

Cosa succede in Emilia Romagna?

Anche in Emilia Romagna si parla sempre meno di politica, anzi il calo è stato ancor più marcato di quanto non si sia visto a livello nazionale. La percentuale di coloro che ne parlano almeno una volta alla settimana è scesa dal 43,3% del 2012 al 33,6% del 2017, un valore sostanzialmente analogo a quello medio nazionale (mentre in passato si è sempre parlato di politica in misura maggiore in Emilia-Romagna rispetto al resto del Paese). Solo nell’ultimo anno il calo è stato di oltre 3 punti percentuali (era al 36,8% nel 2016).
L’unica consolazione che coloro che non parlano mai di politica sono il 34,6% degli italiani contro il 31,2% degli emiliano-romagnoli.

Anche in Emilia-Romagna, così come si è visto a livello nazionale, il calo di interesse per la politica è da attribuirsi soprattutto ai più giovani: tra chi ha un’età compresa tra i 14 ed i 35 anni.

Uno degli aspetti più interessanti da rilevare di questo calo di interesse per la politica riguarda soprattutto il segmento della popolazione più istruito. Tra i laureati emiliano-romagnoli, si afferma nella ricerca, la percentuale di coloro che parlano di politica almeno una volta alla settimana è scesa dal 64,6% del 2012 al 46% del 2017 (era il 49,6% nel 2016).

Anche dall’analisi per condizione e per posizione professionale si rileva che i segmenti di popolazione emiliano-romagnola che hanno maggiormente perso interesse a parlare di politica sono proprio quelli che naturalmente dovrebbero essere predisposti a parlarne di più.

Il calo di interesse per la politica si registra tra gli apicali, tra gli impiegati e gli operai. La parte attiva e produttiva della Regione.

Il calo di interesse per la politica visto sin qui è confermato anche da una lieve flessione delle altre modalità di partecipazione sondate dalla indagine, sebbene non sempre tale calo risulti essere statisticamente significativo.

In Regione si assiste ad un calo più marcato rispetto all’Italia della partecipazione politica in senso stretto. Consola il fatto che viceversa è in crescita ciò che riguarda le attività associative. La quota di cittadini emiliano-romagnoli che svolgono attività gratuite per conto di associazioni di volontariato è cresciuta dall’11% del 2012 al 13,2% del 2017, mantenendosi mediamente nel periodo al di sopra della media nazionale di un paio di punti percentuali.

Si tratta di un’analisi della situazione della partecipazione politica dei cittadini dell’Emilia Romagna che sarà particolarmente approfondita dalle forze politiche in viste delle elezioni regionali del 2019.

Il dossier dell’ufficio statistico regionale

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