Sto morendo in questo caldo,
ma potrebbe essere peggio.
Amo mia moglie,
ma dovrei amarla di più.
Amo la mia ragazza, ma il suo amore
dovrebbe essere più universale.
Basta una parola per descriverla,
ma io non la conosco.
Tutto è più breve di qualcos’altro:
tutto è più simile a Dio di qualcos’altro.
C’è una gara nel caos,
e questo è molto stupido.
Io sono incerto come un ramo curvo di salice
che fa cenni all’acqua.
Ammiro il diavolo perché lascia a metà le cose.
Ammiro Dio perché finisce tutto.
Emanuel Carnevali (Firenze, 1897 – Bologna, 1942)