In Emilia-Romagna, dove ha “presentato le liste in tutti i luoghi di lavoro con 2.080 candidati (+232 rispetto al 2018)”, la Flc Cgil “non solo si conferma il primo sindacato in tutti i settori della conoscenza, con oltre 23.000 voti (+4.000 rispetto alle elezioni precedenti), ma si rafforza, aumentando significativamente il numero di seggi conquistati”.
Lo annuncia la Cgil regionale, spiegando che nel voto per l’elezione delle Rsu la Flc ha ottenuto “il 41,7% dei consensi nel settore della scuola (+5%), il 38,8% nell’università (+3%), il 54,5% nella ricerca (+5%) e il 52% nell’alta formazione artistica e musicale”. Questa vittoria, secondo il sindacato, è resa ancora più significativa “dall’alta affluenza al voto, nonostante le forti assenze dovute al Covid”.
Su una platea di “oltre 90.000 addetti”, infatti, “il 67% è andato a votare”. Guardando ai dati delle singole province, la Flc avanza un po’ dappertutto, in alcuni casi guadagnando una percentuale significativa di consensi. Nel dettaglio, a Forlì-Cesena il sindacato ha raccolto il 52,6% dei voti (+15%), a Piacenza il 55,8% (+6%), a Rimini il 39% (+9%), a Bologna il 38,7% (+5%), a Modena il 35,1% (+5%), a Parma il 51,8% (+4%), a Ferrara il 44,3% (+4%), a Ravenna il 42,6% (+1%) e a Reggio Emilia, dove ancora manca un terzo delle schede scrutinate, il 29%. Numeri che ovviamente soddisfano la segretaria regionale della Flc, Monica Ottaviani, che si dice “orgogliosa del risultato conquistato”.
(Agenzia DIRE)
