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Elezioni, Raffaelli-Lega: “Che ci fa la candidata Lisi con Conte? Dalla padella alla brace”

“Se fossi in Gloria Lisi avrei scelto uno sponsor politico nazionale diverso da Giuseppe Conte. Non si capisce davvero cosa unisca, politicamente parlando, Gloria Lisi, gli esponenti locali grillini e l’avvocato chiamato a svolgere un ruolo molto più grande di lui, quello di premier, da cui è stato, nei fatti, cacciato per provata inadeguatezza. Come non è chiaro cosa pensi Lisi quando Conte afferma incredibilmente che con i Talebani si può dialogare o quando difende a spada tratta il reddito di cittadinanza, nonostante sia ormai evidente che la misura/bandiera dei grillini provoca più danni che benefici e che le truffe nei confronti dello Stato (e delle risorse pubbliche) sono tutt’altro che rare”.

Così in una nota la parlamentare Elena Raffelli, referente della Lega nella provincia di Rimini.
“Cosa risponderà Lisi a quegli imprenditori riminesi che vedono nel reddito di cittadinanza un vero e proprio freno alle attività turistiche che hanno problemi enormi a trovare collaboratori? Conte non è un leader, né un accorto politico. La sua caduta poco gloriosa è contestuale all’incapacità del governo giallo-rosso, da lui guidato, di attuare riforme concrete e di affrontare seriamente la crisi sanitaria, sociale e economica che ha aggredito il nostro Paese. Non si lasci ingannare Lisi da qualche persona che accorre per un selfie con Conte da mostrare agli amici, il neo-presidente grillino è già un capitolo chiuso, sempre politicamente parlando. Di sicuro, sarà la pietra tombale di un Movimento nato per rivoluzionare il ‘sistema’, da cui è stato, al contrario, fagocitato. Se è vero che il Pd riminese ha trattato la candidata Lisi a pesci in faccia, nonostante la sua attività di vice-sindaco della Giunta Gnassi, l’impressione è che lei sia caduta dalla padella nella brace”.

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