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Elezioni 2018: chi sarà la candidata tra Giulia Sarti e Carla Franchini

Oggi è apparso su un quotidiano locale un articolo sui 5 Stelle in vista delle prossime elezioni politiche.

Nell’articolo si faceva notare come l’On Giulia Sarti sia al primo mandato in Parlamento e pertanto, teoricamente, per le regole del movimento potrebbe aspirare ad un secondo mandato. Ma è altrettanto noto, dalle cronache dei fatti, che i 5 Stelle di Rimini hanno avuto in questi anni molteplici problemi culminati con la mancata presentazione di una lista 5 Stelle alle comunali di Rimini del 2016 (l’On Sarti sosteneva la candidatura di Davide Grassi) e dell’uscita dal Movimento di Beppe Grillo dell’eurodeputato Marco Affronte approdato  al gruppo dei Verdi Europei.

A fronte di questa situazione appare quanto meno complicata una ricandidatura dell’Onorevole uscente Giulia Sarti e più probabile un cambio in favore di un’altra esponente di punta di questi anni dei 5 Stelle. Il nome, il più gettonato, è quello di Carla Franchini. E’ stata consigliere comunale a Rimini dal 2011 al 2016. Laureata in giurisprudenza è funzionaria del Comune di Rimini. In questi anni ha tenuto un filo diretto con Grillo/Casaleggio. E’ stata l’artefice, la regista della candidature alle ultime elezioni di Riccione, Coriano e Morciano. Ha condiviso la scelta di Cattolica che ha portato il movimento 5 Stelle alla vittoria nel Comune. In conclusione appare la candidata “naturale” al Parlamento. Una figura fedele, in disaccordo con molte scelte del gruppo dirigente locale e per questo anche emarginata.

A fronte di queste analisi, Carla Franchini ha ritenuto dover intervenire per puntualizzare. Questo il comunicato:

“Sotto il sole riminese è così scattato il toto-candidato tra nomi di fantasia, rivalità inventate, e, addirittura, investiture da unti del signore. E’ bene però sapere che se nei vecchi partiti di destra e sinistra – dei quali peraltro non si coglie più alcuna differenza – vige la cattiva abitudine di buttare lì nomi a destra ed a manca nell’ottica di avvantaggiare questo o quell’altro professionista della politica nel M5S questo non succede. Non succede perché da noi il candidato per il Parlamento viene scelto direttamente dai cittadini, e cioè dalla base degli iscritti al movimento attraverso le parlamentarie.
Insomma, dal basso e non dall’alto come avviene, invece, negli altri partiti. Per cui nessuna investitura, nessuna vicinanza o amicizia, ma un semplice clic on-line con indicato il nome del cittadino che uno vede come la persona giusta per rappresentare i valori del M5S in Parlamento e la difesa dei diritti dei riminesi nelle stanze del potere romano. Perché la politica si unisce intorno alle idee e non alle persone.
Circa la presunta divisione interna al M5S riminese (a cui si riferisce l’articolo del giornale), ribadisco che solo con l’unità d’intenti e con la coesione, che la nostra Politica, quella con la P maiuscola, appunto, potrà essere la ricetta possibile per rilanciare il Paese.
E solo con idee nuove, forti e coraggiose che l’Italia potrà liberarsi dalla becera cultura degli interessi privati, del lavoro clientelare, e dei rapporti corruttivi, a cui, purtroppo, siamo stati abituati da decenni e decenni di governi di  centrodestra e centrosinistra.”

Comprendiamo l’ansia, di Carla Franchini, di non volere apparire. Ma le divisioni interne ai 5 Stelle sono di dominio pubblico. La “vecchia politica” è anche negare l’evidenza.

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