I.P.
Nel mondo imprenditoriale non di rado si verificano le acquisizioni. Ci sono infatti diverse aziende che, per un motivo o per un altro, decidono di passare il testimone. Certi imprenditori adottano delle strategie di uscita per capitalizzare al massimo il valore della propria azienda in quella fase temporale, mentre altri si trovano costretti in quanto non riescono più a sostenerne i costi. Poco importa, perché chi acquista deve sempre fare attenzione ad una serie di elementi, per ridurre al minimo i rischi (che fanno parte del gioco), e per sfruttare al massimo i propri investimenti. Vediamo dunque i principali aspetti da tenere in considerazione quando si rileva una qualsiasi attività.
- Valutare il settore di quel business: l’azienda non è l’unica realtà da valutare, visto che anche il suo settore di riferimento richiede uno studio approfondito. Quell’impresa potrebbe infatti avere delle potenzialità piuttosto ampie, ma agire in un mercato che in quel momento risulta stagnante o peggio ancora in crisi. Ecco perché, prima di acquisire una società, bisogna sempre valutare il contesto entro il quale si muove.
- Valutare l’azienda con una visura: esistono anche strumenti come la visura camerale, che si può ottenere su siti come iCRIBIS ad esempio e che oggigiorno rappresenta quasi un obbligo in sede di acquisizione di un’azienda. In pratica, si parla di un documento che racchiude in sé tutte le informazioni più importanti su una data impresa, come lo stato dell’attività, l’identità dei soci, i dati sul capitale sociale e sulle eventuali partecipazioni, insieme alle certificazioni di qualità.
- Valutare perché l’azienda è in vendita: è ovviamente opportuno investigare i motivi che hanno spinto quella società sul mercato. Per fare un esempio, se l’impresa è in vendita in quanto coinvolta in una crisi profonda, sarà molto difficile farla tornare in attivo, di conseguenza salgono i rischi finanziari legati a quella acquisizione. La presenza di debiti commerciali può complicare le cose, così come i problemi di brand legati alla scarsa qualità dei prodotti o servizi.
- Valutare le potenzialità del marchio: il brand merita un doveroso approfondimento, dato che potrebbe cambiare le carte in tavola. Se l’azienda è in crisi ma il marchio è noto e apprezzato in un certo mercato, allora l’investimento potrebbe riservare delle piacevoli sorprese. Viceversa, se quel brand ha conquistato negli anni molte critiche, risollevarlo sarà molto complicato, anche se l’azienda gode di una salute discreta.
- Valutarne le prospettive: infine, è importante valutare le prospettive di quell’impresa, intesa ad esempio come possibile espansione nel proprio mercato di riferimento, o come internazionalizzazione.
In base a quanto detto, l’acquisizione di un’azienda è sempre un passo molto delicato, che richiede dunque diverse valutazioni da parte dell’imprenditore. E gli elementi da studiare non sono pochi.