“Una presenza distonica”: così la Polizia di Stato di Rimini definisce quella di due algerini che si aggiravano davatni al Grand Hotel di Rimini. Fermati e controllati da una pattuglia, hanno dichiarato generalità risultate false.
A quel punto i due, di 30 e 24 anni, sono stati arrestati ed hanno atteso in cella di sicurezza il giudizio immediato, durante il quale, difesi dagli avvocati Massimo Moraccini e Roberto Urbinati, hanno patteggiato una pena (sospesa) rispettivamente di 9 10 mesi.
Gli algerini sono stati poi condotti al Cie di Torino, da dove saranno espulsi dall’Italia su provvedimento del Questore di Rimini. Motivazione: sospetti legami col terrorismo islamico, sommati alla loro presenza nei pressi di un luogo in questi giorni frequentati dalle personalità che intervengono al Meeting di Rimini e quindi classificato come “obiettivo sensibile”.