Sono giunte immediate le reazioni dopo il delitto di Riccione, dove un uomo, italiano 53enne di Cesena, ha strangolato la sua ex-compagna, Olga Matei, 46 anni, di origine moldava. L’uomo è stato prelevato dai Carabinieri di Cesena nella sua abitazione, dopo che aveva confessato l’omicidio a una cartomante.
Emma Petitti, assessore regionale alle Pari opportunità ha dichiarato:
“E’ un’altra terribile notizia che ferisce la nostra regione. E’ sconcertante venire a conoscenza dell’ennesimo femminicidio”: così l’assessore regionale con delega alle Pari opportunità, Emma Petitti, dopo l’assassinio commesso oggi a Riccione, dove una donna 50enne di nazionalità moldava è stata strangolata in casa dall’ex compagno. Lascia una figlia di dieci anni, avuta da un’altra relazione.
“Il nostro impegno nel contrasto alla violenza sulle donne è una priorità che diviene sempre di più un’emergenza”, aggiunge l’assessore. “Il mese scorso abbiamo pubblicato un bando, in scadenza il 15 ottobre, da un milione di euro per sostenere gli enti locali e le associazioni che si occupano di lotta alla violenza di genere”. Gli obiettivi del bando sono innanzitutto sostenere la rete territoriale di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, supportando i progetti di ospitalità in emergenza, i percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia e le azioni di prevenzione mirata a gruppi di donne a rischio di violenza.
“Il piano messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna- conclude Petitti- non si limita a fornire la necessaria protezione alle donne che subiscono violenza ma punta a instaurare una cultura del rispetto, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione da avviare già nelle scuole”.
Il sindaco di Riccione Renata Tosi ha detto:
“E’ un delitto orribile quello avvenuto oggi dove una donna è stata vittima di una follia ingiustificabile per mano del suo ex compagno. Sono addolorata per questo inenarrabile gesto di violenza che colpisce la nostra comunità.
Un tragico episodio che ci mostra come le donne siano ancora troppo spesso messe in pericolo da chi è stato loro più vicino e che ci deve spingere a perseguire con ferma determinazione un lavoro quotidiano di cultura preventiva con iniziative rivolte all’intera collettività. Troppe donne hanno ancora paura a denunciare le minacce e le violenze, non solo fisiche, che spesso continuano a subire dai propri compagni o da ex partner di vita dopo la rottura di una relazione.
Per questo rivolgo con il cuore un invito a tutte quelle donne che hanno timori e paure, a denunciare alle Forze dell’Ordine o a rivolgersi alla rete di protezione sociale in campo per chiedere e ottenere un aiuto. A nome dell’Amministrazione Comunale e dei nostri concittadini desidero esprimere un sentito ringraziamento agli inquirenti e ai Carabinieri per il loro operato ancora una volta svolto con grande professionalità e affidabilità e la nostra sentita vicinanza ai familiari della vittima”.