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Donini: “Questa Italia maculata a zone è una sciocchezza”

Raffaele Donini ribadisce: è “una sciocchezza questa cosa dell’Italia maculata, delle zone rosse gialle e arancioni”. L’assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna lo ha sottolineato ieri sera intervenendo ad un incontro organizzato dall’Agorà del Pd. “Di fatto – sottolinea Donini – la pandemia è incompatibile con le zone gialle, a meno di una curva epidemica molto bassa. Questa cosa di rimbalzarsi il virus, di giocare un po’ a tennis col virus da una regione all’altra ha portato al fatto che un terzo delle regioni in sei mesi ha cambiato quattro volte colore”.

“Abbiamo un esercito stremato che però c’è e sta reggendo l’urto del terzo picco pandemico”. Il tutto, sottolinea l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, grazie alla vaccinazione in massa del personale sanitario e di quello delle Cra: non a caso i contagi di queste categorie sono crollate ad una media “largamente inferiore all’1%”.

Il personale sanitario ma anche il socio assistenziale oggi, “pur con turni massacranti e sforzi enormi, è protetto”, sottolinea Donini. Oggi “abbiamo ospedali piani di pazienti ma anche un organico in forze. Pensate se questo picco fosse arrivato con il personale sanitario non vaccinato. Sarebbe stata una situazione drammatica perchè non avremmo avuto personale a disposizione per curare la gente”. Inoltre, visto che sono state in gran parte eseguite le vaccinazioni degli anziani ospiti delle Cra e degli over 80 “nel terzo picco avremmo potuto avere molti più decessi”.

In ogni caso, fa notare ancora l’assessore, “ancora oggi siamo tra le regioni più colpite, e lo saremo sempre. Perchè siamo più esposti alle relazioni, ai contatti, agli attraversamenti. Avere improntato la campagna vaccinale su queste basi sicuramente ha evitato una situazione molto peggiore”. Dunque il criterio resterà lo stesso nel proseguio della campagna vaccinale: “Si parte non da chi rischia di contagiarsi, ma da chi rischia di morire se contagiato”. Arriverà anche il tempo delle vaccinazioni nelle aziende, sottolinea l’assessore, ma “in una terza fase, quando avremo tanti tanti vaccini”. Con un avvertimento: “Non ci possiamo scegliere noi il vaccino”.

Nelle prossime settimane, per quanto riguarda la campagna vaccinale, “ci attendiamo uno scatto, siamo pronti per correre”. A volte, rileva Donini, “sembra che l’Emilia-Romagna ci metta qualche giorno in più a partire, ma poi quando parte arriva sempre tra i primissimi ed è così anche adesso. Speriamo di arrivare entro l’estate con un numero significativo di vaccinati, in modo da avere il beneficio di fare la vaccinazione in una situazione di curva pandemica più moderata”.

(Bil/ Dire)

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