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Donini: “Emilia Romagna da lunedì sicuramente in zona bianca” – VIDEO

In Emilia-Romagna i dati sul Covid “sono in netto miglioramento e avremo la zona bianca sicuramente da lunedì”, però “non abbiamo finito di contrastare la pandemia e dobbiamo rendercene conto”. Lo afferma l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, oggi a margine di una conferenza stampa al Sant’Orsola di Bologna. Le libertà che man mano si stanno ripristinando “ce le siamo guadagnate a suon di sacrifici, anche di tanti operatori sanitari che continuamente ringraziamo”, sottolinea Donini: dunque “dobbiamo godere di questa libertà con un senso di responsabilità che tenga conto del fatto che la pandemia c’è ancora”.

In zona bianca, bar, ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare al loro interno, senza limiti orari. Niente restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio.

Gli spostamenti sono consentiti senza limiti di orari o motivi, se verso altre località in zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se per lavoro, necessità o salure. Verso le zona gialle sono consentiti senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni ivi vigenti.

Gli spostamenti verso tutto il territorio nazionale sono consentiti essendo in possesso di “certificazione verde Covid-19” valida, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, ma anche fare rientro presso la propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla.

Mascherine ancora obbligatorie sia  all’aperto che al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione L’obbligo non vale per i bambini sotto i 6 anni di età; per persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina; per operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).

Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso, mentre si effettua l’attività sportiva; mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito; quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. È comunque ancora fortemente raccomandato l’uso delle mascherine anche all’interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.

Sulle fasce d’età a cui somministrare il vaccino AstraZeneca, al centro delle valutazioni del Cts, l’Emilia-Romagna non annuncia svolte particolari: “Ci atteniamo alle indicazioni di Aifa, che dice che AstraZeneca e Johnson & Johnson sono autorizzati dai 18 anni in su ma preferibilmente somministrati alla popolazione over 60. Quindi da questa dicitura e indicazione di Aifa noi non ci discostiamo”, dichiara l’assessore regionale alla Sanità.

Attenersi alle indicazioni Aifa significa che, nel caso di AstraZeneca, “somministriamo preferibilmente ai 60enni – precisa Donini – poi se dobbiamo tenere delle dosi in frigo senza utilizzarle, ci poniamo il tema di come utilizzarle sempre nel rispetto delle prescrizioni di Aifa”. In alcune zone d’Italia, sono stati cancellati gli open day per i quali si prevedeva l’uso di AstraZeneca. Un open day con questo vaccino, in Emilia-Romagna, si è svolto lo scorso weekend a Ferrara.

Inoltre Donini ha fatto sapere che l’Emilia-Romagna è pronta a somministrare il vaccino a chi si dovesse trovare sul territorio regionale per motivi di vacanza, nell’ambito delle indicazioni fornite dal commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

“Abbiamo dato come Regioni la disponibilità a farlo, come seconde dosi soprattutto nel caso in cui non si possano somministrare nel territorio di appartenenza e residenza”, afferma Donini. Il generale Figliuolo “ha detto che in un ambito abbastanza circoscritto, quando c’è una ragione di lavoro o turistica che renderebbe impossibile la somministrazione della seconda dose nel comune di residenza – aggiunge – le Regioni si devono far trovare pronte e noi lo siamo a somministrare qui la seconda”.

Un po’ come per le elezioni, anche sul vaccino anti Covid si tratta di convincere gli indecisi. E’ il tema su cui si concentrerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi l’Emilia-Romagna, pronta a “mettere in campo tutta la nostra capacità di persuasione”, assicura l’assessore.

Intanto, “ieri abbiamo superato le tre milioni di somministrazioni – sottolinea – ed eravamo ieri sera intorno al 95% di somministrazioni rispetto alle dosi consegnate, abbiamo attivato oltre che i nostri hub e i centri vaccinali anche i luoghi di lavoro e i medici di medicina generale”. A questo punto, “mi pare che siamo tra le prime regioni in termini di vaccinazioni prodotte rispetto alle dosi consegnate, ma soprattutto – continua l’assessore – tra le prime regioni che hanno vaccinato la popolazione più fragile, cioè gli over 60 e i gravemente patologici”.

Però, “come ripeto sempre, non è una gara fra regioni e ognuno deve fare la sua parte fino in fondo, noi cerchiamo di mettercela tutta – rimarca – perchè se fino ad adesso ci sono state sicuramente molte più persone che volevano il vaccino rispetto ai vaccini a disposizione, probabilmente nelle prossime settimane e nei prossimi mesi potremmo dover anche cercare di convincere qualcuno a vaccinarsi e quindi dobbiamo mettere in campo tutta la nostra capacità di persuasione”.

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