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“Divieto assoluto di fumare in spiaggia”, il Codacons torna all’attacco

Forse non tutti sanno che chi butta i mozziconi di sigaretta in spiaggia rischia una multa fino a 300 euro, oltre dimostrarsi particolarmente incivile soprattutto in zone, come la riviera romagnola, dove non mancano certo i cestini posacenere.

Ma ora per i fumatori la vita balneare potrebbe rivelarsi del tutto impossibile. Il Codacons, che da tempo sostiene questa idea, torna infatti alla carica per chiedere il totale divieto di fumo su tutte le spiagge d’Italia.

La richiesta dell’associazione parte dalla legge attuale, che già proibisce di fumare quando sia presente nelle immediate vicinanze una donna incinta o un minore o ci si trovi nelle “pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e IRCCS pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli IRCCS”.

Il Codacons chiede che a questo elenco siano aggiunte le spiagge, dove i minori sono particolarmente numerosi e che vengono frequentate da molti anche per ragioni di cura.

Divieti simili nel mondo esistono già, come su tutte le spiagge della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Stessa proibizione in Francia, ma solo sulle spiagge di Cannes di Nizza in Costa Azzurra e a Côte des Basques sull’Atlantico, vicino Biarritz. A Bibione si fuma solo in zone riservate, mentre  Bagni di Sant’Antonio delle Fornaci (Savona) aderisce al progetto  ‘RespiriAmo il Mare’ teso proprio alla salvaguardia dell’ambiente marino e alla creazione di ‘no smoking beach’.

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