In merito alla decisione del Tar del Lazio di questa mattina di non permettere la riapertura delle discoteche è intervenuto Gianni Indino (presidente Silb-Fipe Emilia Romagna): “Il Tar del Lazio non ha respinto il nostro ricorso, ma ha sentenziato che la decisione verrà presa il 9 settembre non dal giudice monocratico. Non so poi dove sia stata presa da Paesani la possibile cifra di 30.000 euro di ristoro economico per le imprese: non si era arrivati nemmeno alla quantificazione dei danni. La trattativa va avanti: nei prossimi giorni nuovo incontro tra il presidente del SILB, Pasca e il ministro Patuanelli”
Indino ha poi risposto a Lucio Paesani di Assointrattenimento Romagna che aveva parlato di una trattativa con il governo con cui i locali puntavano a ottenere 30.000 euro di ristoro economica.
“Se anche l’Associazione di cui fa parte ha scritto nero su bianco che al tavolo ministeriale non si era ancora arrivati nemmeno ad una quantificazione dei danni economici subiti dai locali con l’Ordinanza di chiusura dell’attività di ballo del 16 agosto – spiega Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe Emilia Romagna – non capisco davvero dove Lucio Paesani abbia preso la cifra di 30.000 Euro come possibile ristoro. Né io, né lui eravamo seduti a quel tavolo, quindi probabilmente è stato solo informato male e mi dispiace che lo abbiano fatto scivolare sulla classica buccia di banana, perché ritengo Paesani un ottimo imprenditore, che è capace di una visione di lungo periodo ed è sempre pronto a spendersi per il territorio e per i giovani.
Questo tavolo di trattativa era stato aperto per trovare un ristoro economico per le aziende del settore chiuse per l’Ordinanza del ministro della Salute, che sono circa il 10% del totale, e non per l’intero comparto, che per il 90% è chiuso dalla fine dello scorso febbraio. E a noi, che rappresentiamo la quasi totalità delle imprese di ballo e intrattenimento sul territorio nazionale, non poteva andare bene: abbiamo bisogno di un sostegno economico, ma per tutti, sia chi ha beneficiato di questa piccola finestra di apertura dopo il lockdown, sia per quelli che invece sono chiusi da mesi. Compresa tutta quella fascia di nostri lavoratori rimasta senza ammortizzatori sociali, molti dei quali con professionalità specifiche di non facile ricollocamento, a maggior ragione in favore di un territorio come il nostro che ne occupa moltissimi.
Nei prossimi giorni, come anticipato dal presidente Maurizio Pasca, il Silb farà un nuovo punto sugli aspetti economici legati alla chiusura delle discoteche con il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. La trattativa non era affatto chiusa, come erroneamente comunicato dalla sua Associazione, ma solamente rimandata in attesa della sentenza del Tar del Lazio, al quale era stato presentato ricorso sulla chiusura immediata.
Tar del Lazio che non ha respinto il ricorso, come erroneamente riportato in mattinata da qualche testata, ma ha semplicemente sentenziato che la decisione verrà presa il 9 settembre e non da un giudice monocratico. Sostanzialmente la sospensiva immediata non è stata concessa in quanto sono stati comparati due interessi in gioco ed è stato ritenuto prevalente quello del Ministero, non escludendo però le ragioni del ricorrente. Dunque non abbiamo tenuto certo un atteggiamento da bulletti, come Paesani ci ha additati, ma abbiamo ottemperato ad un nostro dovere, quello di tutelare gli Associati e con loro tutta la categoria”.