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Discoteche, domani la protesta degli imprenditori: “Ecco i veri assembramenti abusivi”

Il presidente del SILB dell’Emilia Romagna Gianni Indino parteciperà domani mattina, martedì 6 luglio, insieme ai rappresentanti delle province dell’Emilia Romagna al presidio organizzato dal SILB nazionale in 12 diversi capoluoghi di regione raggiungendo Bologna insieme ad una delegazione del SILB Rimini. Presidenti ed esponenti del settore si danno appuntamento davanti alle sedi regionali della RAI, dove consegneranno ai caporedattori tutto il materiale fotografico e video raccolto nelle ultime settimane, che testimonia gli esempi di abusivismo e illegalità che si stanno verificando su tutto il territorio nazionale.

“Facciamo l’ennesimo tentativo di ricondurre al ragionamento un governo sordo e cieco, che non vuole vedere al di là del proprio naso – spiega il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino -. Da una parte tutto è concesso a scapito anche della salute dei ragazzi e della sicurezza della popolazione, mentre dall’altra i locali da ballo sono discriminati e costretti a tenere chiuse le proprie attività. Invece che pensare ai nostri locali come risorse, invece di capire che le discoteche potrebbero essere un luogo dove divertirsi con regole certe per una moltitudine di giovani che ogni sera vaga sbandata e senza meta per le strade, si preferisce andare avanti così. Ora i ragazzi fanno quello che vogliono, si assembrano e ballano senza regole e a volte diventano anche preda di imprenditori senza scrupoli che cercano di scimmiottare il nostro lavoro pur non avendo la minima autorizzazione, la benché minima licenza, nessun elemento che certifichi sicurezza e controllo delle attività. È il momento di essere decisi, netti, coesi.

“La nostra pazienza è al limite e mi auguro davvero che il Consiglio dei Ministri di mercoledì prenda finalmente la decisione di farci tornare a lavorare. Per le nostre famiglie, per quelle dei nostri collaboratori che da tempo stanno a casa senza stipendio e anche per permettere a tutti i giovani di divertirsi in sicurezza dopo mesi e mesi di pandemia. Chiediamo di farli divertire e ballare in luoghi deputati a questo. E per questo gestiti e controllati. Al momento siamo davanti ad un modo vergognoso di gestire la situazione”.

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