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Discoteche chiuse, sui social è rivolta contro Decreto Natale. Il Silb chiede ristori immediati

La decisione del governo di richiudere, con il decreto di Natale 2021, le discoteche alla luce del rialzo dei casi di Covid, dovuto al diffondersi della variante Omicron, ha scatenato roventi proteste sui social. Gli utenti esprimono in massa il loro netto dissenso, con decine di post in cui manifestano di non gradire la misura stabilita dall’esecutivo. “Ma quindi discoteche chiuse? Eppure Speranza, Draghi e compagnia avevano detto che col green pass e i vaccini non ci sarebbero state più chiusure. Chi glielo dice ai gestori delle discoteche che continueranno a perdere soldi? I prossimi che chiuderanno saranno cinema e ristoranti”, twitta un utente.

“Le discoteche no, gli eventi e le feste all’aperto che possono creare assembramenti no, però le feste a casa a capodanno con 79 persone si”, aggiunge un altro. “Meglio ammassare ragazzi in qualche taverna che in locali controllati da tamponi.”

“Non amo le discoteche -scrive qualcuno- e non le frequento. Ma chiuderle ora, così, mi pare una carognata verso un settore già molto penalizzato. Piuttosto era meglio imporre loro mega greenpass o Ffp2 e fare controlli seri”. (AdnKronos)

Sulla chiusura interviene anche Gianni Indino presidente Silb Emilia Romagna

“Chiediamo un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese.

Non chiediamo l’impossibile, chiediamo rispetto per i nostri lavoratori, le nostre famiglie, le nostre imprese: un po’ di buona volontà e possiamo trovare insieme un risposta adeguata.

Quella che i nostri associati attendono”. Lo dice Gianni Indino, presidente del Silb (sindacato dei locali da ballo) dell’Emilia-Romagna “Sono amareggiato e deluso – dice dopo lo stop alle discoteche – ma sono anche molto arrabbiato con chi ha fatto sì che sulle nostre teste si abbattesse la scure del governo, che ha messo a segno un duro colpo nel confronti delle discoteche e i locali da ballo che oggi sono sull’orlo del fallimento. La base dei nostri associati chiede un’azione forte nei confronti del governo, una protesta decisa, plateale. Come rappresentanti del settore ci siamo incontrati in questi giorni e abbiamo stabilito un percorso che ci veda impegnati a trovare soluzioni intelligenti, utili e condivise affinché si trovino risposte concrete e immediate”.

(ANSA)

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