Mi presento, sono una mamma di una piccola pattinatrice di 9 anni che ha svolto attività sportiva per due anni all’ Asd Pattinaggio Artistico Riccione.
Voglio raccontare la traumatica esperienza che ha vissuto mia figlia, nell’anno 2018/2019, nel quale mi ha chiesto di poter provare la disciplina sportiva del pattinaggio. Pochi giorni dopo l’ho portata all’open day, organizzata da Società ASD Pattinaggio Artistico Riccione, dove mia figlia da subito ha espresso la volontà di iscriversi ed intraprendere questo percorso.
Nel corso di due anni di tale attività sportiva mia figlia non ha mai svolto una gara. Al tempo, avevo riposto la massima fiducia nella professionalità della Società, dunque non entrai nel merito del percorso che stava svolgendo mia figlia. Poco tempo dopo, però, fui contattata dal team tecnico del ASD Pattinaggio Artistico Riccione, i quali mi proposero di far intraprendere a mia figlia un percorso di attività di pattinaggio di livello agonistico, per il quale avrei dovuto far fronte a cospicue spese (circa 1200€ annui, con l’obbligo di acquisto di due paia di pattini e accessori annessi).
Notando mia figlia ancora molto insicura nelle movenze e nelle gesta del pattinaggio, feci domanda al team tecnico se mia figlia fosse realmente pronta a passare al livello agonistico, e la risposta fu: “solo provando lo sapremo”! ma intanto avrei dovuto farmi carico delle spese sopra citate, più ulteriori spese quali abiti di gara, ruote aggiuntive per fondi diversi, copripattini e calze.
Quindi non me la sentii di dare una risposta immediata, presi del tempo che usai per portare mia figlia a provare a pattinare in un’altra scuola, nella cui sede ebbi modo di sfogare le mie perplessità con gli allenatori, i quali mi chiarirono che in questi casi per far affacciare i bambini in una realtà di competizione si parte dalla possibilità di far gareggiare i piccoli atleti in un circuito di principianti, dunque mia figlia avrebbe potuto gareggiare con queste blande competizioni che non mi avrebbero costretto a sobbarcarmi spese folli e soprattutto che mia figlia non aveva le basi per fare agonismo ancora, dopo 2 anni di attività.
Due giorni dopo la prova, la mia piccola avrebbe dovuto fare il Saggio di Natale presso l’ASD Pattinaggio Riccione, il Team venne a sapere che io avevo portato mia figlia a fare una prova in un’altra scuola, così la sera stessa del saggio, dopo che mia figlia aveva fatto le prove tutto il giorno, mi chiamarono in disparte dicendomi che mia figlia non era gradita, sottoscrivo che avevo la mensilità già pagata, e mi dissero che mi avrebbero rimborsato purchè mia figlia non mettesse più piede presso la loro sede, io mi infuriai e non chiesi il rimborso, e iscrissi la bambina in un’ altra scuola.
Quest’estate settimanalmente ho portato mia figlia alla pista dei giardini a pattinare, provvedendo al dovuto pagamento del servizio che la società di pattinaggio offre (pattinaggio libero senza istruttori), ma la Signora Gigliola Mattei riconoscendo la mia bambina come sua ex atleta, ha riferito a me ed il mio compagno che prima di far accedere mia figlia alla pista era doveroso avvisarla (presumo per decidere se mia figlia poteva usufruire del servizio oppure no, altrimenti non mi spiego per quale motivo glielo abbia detto).
Ecco la mia esperienza nella società ASD Pattinaggio Artistico Riccione mentre urlano allo scandalo!
Caro Presidente, la prego lo faccia per lo sport riccionese e per i giovani atleti della nostra città, non si pieghi e porti avanti il progetto Polisportiva Riccione sezione Pattinaggio perché è un alternativa e soprattutto una possibiltà per non spostarsi e fare chilometri per svolgere questo splendido sport, mia figlia ne è già entusiasta, siamo già lì pronti ad iscriverla.
Grazie
Sonia Caggiano