Parlando di Romagna, c’è chi pensa al focoso nobile popolo di D’Azeglio, chi al liscio di Secondo Casadei; chi agli irriducibili mangiapreti e chi al Tempio malatestiano. Chi a Guido Cagnacci, chi alla piada. Chi a Luigi Carlo Farini, chi all’Artusi; chi alla Settimana rossa, chi a Stecchetti. Chi a Sgabanaza, chi a Fellini; chi al Passatore chi ai mosconi e ai bagnini della Riviera; chi a Nenni, chi al Sangiovese o alla Malatestiana; chi a Mussolini e chi a Francesca da Rimini. E così via.
A forza di pensare e di sorridere a tutto, pochi sembrano credere che, nonostante le tante contraddizioni,esista un patrimonio identitario del quale avere conoscenza e coscienza e dal quale non si può prescindere nel progettare un futuro migliore.
In un quadro istituzionale che sta cambiando, con le provincie che hanno ormai esaurito il loro ruolo di ente intermedio e sono avviate all’eliminazione, uno spazio geopolitico e amministrativo che garantisca ai territori coesione, integrazione e capacità competitiva e di programmazione, si pone come esigenza forte e precisa. Occorre quindi avviare una seria riflessione se la Romagna, terra che paradossalmente solo in poche occasioni ha avuto unità politica e amministrativa,è quell’ambito ottimale ove progettare e costruire il futuro dei territori compresi tra Comacchio e il Tavollo, tra l’Appennino e il mare.Romagna, quindi, un dimensione che riguarda più il futuro che il passato,più le necessità di progettare efficacemente che le nostalgie rivendicative. Più la storia da scrivere nel rispetto di una identità da valorizzare, che quella già scritta e, purtroppo, dimenticata.
Di storia e di identità, di utopie del passato e di nuovi tempi che impongono efficienza ed economicità, ma ancora condizionati da non celati campanilismi,si discuterà, in una serie di incontri alla Gambalunga, con gli autori di quattro libri che trattano l’argomento ‘Romagna’ da prospettive diverse.
Gli Incontri si svolgeranno tra marzo e aprile 2017, a Rimini, presso le Sale Antiche della Biblioteca Gambalunga, ore 17,30.
Di seguito il programma:
Venerdì 24.3, 17,30: Mario Russomanno: Potere romagnolo. Uomini e politica. Idee, obiettivi e contraddizioni, di chi guida il cambiamento. Introduce Patrizia Lanzetti, giornalista
Venerdì 31.3, 17,30: Roberto Balzani e Giancarlo Mazzuca: Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi. Introduce Pier Luigi Martelli, giornalista QN Il Resto del Carlino
Venerdì 7.4, 17,30: Giordano Conti: La Romagna, identità e territorio. Introduce Giovanna Greco, giornalista Rai
Venerdì 21.4, 17,30: Alberto Malfitano: Il governo dell’acqua. Romagna Acque Società delle Fonti dalle origini a oggi (1966-2016). Introduce Pietro Caruso, direttore Romagnawebtv.it
Incontri organizzati da: Edizioni Minerva| Bononia University Press | Società editrice il Mulino
con la collaborazione di Biblioteca Gambalunga, Rimini | QN Il Resto del Carlino | Romagna Arte e Storia rivista di cultura | Chiamami Città | Romagna acque Società delle Fonti Spa