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DIG Awards Riccione. Sabato 2 l’utopia di Rousseau, il caso Mered e la morte di Daphne Caruana Galizia

Tra proiezioni, workshop e dibattiti, la seconda giornata di DIG Festival prevede un’agenda di appuntamenti fittissima, che culminerà con la cerimonia di premiazione dei vincitori dei DIG Awards in piazzale Ceccarini.

Tra gli eventi principali di sabato la presentazione in anteprima alle 16.00 del documentario-inchiesta La scelta, che affronta il caso Rousseau, piattaforma della Casaleggio Associati. La democrazia diretta è un mito o una possibilità concreta? E piattaforme digitali come Rousseau sono veri strumenti di democrazia partecipata o semplici specchietti per le allodole? All’interno del film in esclusiva l’intervista a Evariste Galis, il white hat hacker che per primo ha segnalato le problematiche tecniche della piattaforma Rousseau, rivelando che la privacy dei dati degli utenti non era garantita.

La proiezione si inserisce all’interno di un incontro più ampio dal titolo L’utopia di Rousseau. Dentro il sistema operativo del Movimento 5 Stelle:  Rousseau è davvero uno strumento di democrazia diretta? E quanto sono al sicuro i dati degli utenti? David Puente (blogger ed ex Casaleggio Associati) ne discuterà con Silvia Boccardi, Giuseppe Francaviglia e Giorgio Viscardini, autori del documentario.

Ad aprire la giornata è un workshop sul giornalismo investigativo, tenuto da Susanne Rebe del Center for Investigative Reporting, che approfondirà metodi e tecniche di storytelling per rendere più avvincenti le inchieste (ore 9.30). Successivamente, la giornalista dell’AGI Carola Frediani analizzerà il lato oscuro delle valute digitali parlando dei bitcoin, argomento tanto discusso quanto difficile che sta trasformando l’economia (ore 11.30). E ancora visual journalism e incontro tra design e giornalismo con Matteo Moretti della Libera Università di Bolzano (unibz) e metodi e strategie della tv pubblica canadese raccontati da Claudine Blais (Radio-Canada).

2 GIUGNO: TRA IERI, OGGI E DOMANI

Quest’anno il Festival, svolgendosi in contemporanea con la data della Festa della Repubblica italiana, si occuperà anche della restituzione pubblica di un percorso laboratoriale di Graziano Graziani, autore e voce di Radio 3, che nel suo Atlante delle micronazioni ha descritto le storie paradossali di Stati creati da singoli e piccoli gruppi di persone. Da quel libro, che rimette in discussione concetti come cittadinanza, confine e identità nazionale, sono nati degli originali laboratori per le scuole che riavvicinano i ragazzi al discorso politico ed alla scrittura. A settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana, gli studenti riccionesi sono stati invitati a riflettere sul rapporto tra costituzione e utopia. Prima hanno analizzato costituzioni storiche, capaci di toccare le corde più intime dei cittadini, e poesie animate da sincera passione civile. Poi hanno scritto la loro costituzione ideale, agendo come i primi legislatori di una nazione immaginaria. L’atto finale di questo laboratorio è una lettura scenica affidata a Francesco Rotelli della compagnia Gli Omini, dal titolo I principi fondamentali per la Festa della Repubblica. Utopie, costituzioni, nazioni immaginarie che avrà luogo in piazzale Ceccarini alle 11.00, durante un incontro promosso da Riccione Teatro in collaborazione con il Liceo statale “A. Volta – F. Fellini” e l’Istituto comprensivo 1 di Riccione.

Il programma di DIG riprende nel pomeriggio alle 14.30 con l’inaugurazione dell’Hacking Bar, il cuore pulsante di DIG Festival: un centro di consulenza gratuita su navigazione online, app, software alternativi, curiosità e buone pratiche nell’uso dei dispositivi digitali a cura degli esperti dell’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights.

Dopo la presentazione del documentario-inchiesta La scelta, il secondo appuntamento è dedicato alle storie di Daphne Caruana Galizia e Ján Kuciak, i due giornalisti uccisi nell’ottobre 2017 e nel febbraio 2018. Per proseguire le loro indagini si sono mossi reporter di tantissimi Paesi. Cecilia Anesi e Giulio Rubino (IRPI), Carlo Bonini (la Repubblica) e Drew Sullivan (OCCRP) si confronteranno sull’importanza della collaborazione come strumento di difesa per chi compie inchieste scomode in un focus dal titolo Killing Journalists Will Not Kill Their Stories (ore 17.30): perché uccidere un giornalista se 20 o 30 colleghi sono pronti a continuare il suo lavoro?

A seguire (ore 18.30), si farà luce su un tragico pasticcio giudiziario italiano, che ha fatto discutere il mondo ma è quasi ignoto nel nostro Paese. Nell’estate 2016 il sostituto procuratore di Palermo annuncia di aver arrestato, in collaborazione con le polizie di mezza Europa, il trafficante di esseri umani più ricercato del pianeta: Medhane Yehdego Mered. L’uomo, che tuttora si trova in carcere, però è un innocente vittima di uno scambio di persona. Le tesi della procura saranno smontate punto per punto da Ali Fagan, Lorenzo Tondo e Hans Peterson Hammer, autori e produttori di Generalen, l’inchiesta condotta tra Africa ed Europa che ha rivelato il caso. Un successo mondiale nato al DIG Pitch 2017 e prodotto dalla tv svedese SVT e dal Guardian.

Ricchissimo il calendario delle proiezioni delle opere finaliste, che si avvicenderanno durante tutta la giornata. Mattinata dedicata ai lavori selezionati nella sezione Investigative Long con le proiezioni alla presenza degli autori di Killing Pavel (ore 10.00) Spy Merchants(ore 11.15), The Cost of Cotton di Sandrine Rigaud, finalista (ore 12.15). La sezione Short sarà presentata alle 14.00, con un incontro moderato da Valerio Bassan (DIG) durante il quale verranno proiettate Ceuta nascosta di Francesca Nava e Raoul Garzia, Doping, il mistero di Alex Schwazer di Emanuele Piano e Nelle miniere dove nascono gli smartphone di David Chierchini e Matteo Keffer

Nel pomeriggio si riprenderà con le proiezioni di Kompromat(Reportage Long), Raqqa: The Battle of The Euphrates(Reportage Medium), Silent Death on a Syrian Journey(Investigative Medium), Iraq: Dying for Mosul (Reportage Medium), Monoculture of Faith (Reportage Medium), North Korea: The Death of Kim Jong-Nam (Investigative Medium).

Chiuderà la giornata l’appuntamento clou dei DIG Awards 2018: la cerimonia di premiazione dei vincitori condotta dalla giornalista di La7 Vicsia Portel (piazzale Ceccarini, ore 21.00). Ad accompagnare la serata ci sarà il Corpo bandistico di Mondaino che per l’occasione da banda, per la prima volta, si trasformerà in orchestra interagendo con un altro protagonista del territorio, Inserire Floppino, che dalla regia eseguirà partiture elettroniche e video mapping sulla facciata del Palazzo del turismo.

Jeremy Scahill, che gestisce lo sconfinato archivio di Edward Snowden, pronuncerà un’orazione civile sul tema del Festival, War on Data: mai abbassare la guardia sulla sorveglianza di massa, perché la sottrazione dei dati sensibili può essere usata anche per guerre tutt’altro che virtuali. A seguire, verrà proiettato il documentario vincitore della categoria Investigative Long.

 

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