Ecco una sperimentazione che vuole incrociare la tradizione con qualcosa di nuovo.
Il risultato, misurato dai piatti lasciati puliti dai nostri commensali, ci conforta e, generosità delle generosità, ci invoglia a regalare la ricetta anche ai lettori di Chiamami Città.
Partiamo da un tipo di pasta tra le più facili da preparare, dove non c’è bisogno di essere dei maghi del matterello: gli strozzapreti. All’impasto tradizionale, composto di farina, acqua e un pizzico di sale, aggiungiamo del concentrato di pomodoro che serve a dar colore. Tonalità rosa che viene ripresa anche nel condimento, dove utilizziamo due eccellenze della produzione casearia e orticola della penisola: formaggio gorgonzola e radicchio di Treviso.
Ecco spiegato il perché abbiamo battezzato questo piatto “strozzapreti rosa al gorgonzola su letto di radicchio rosso”.
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta: mezzo chilo di farina, un uovo, un cucchiaino di olio extra-vergine, un pizzico di sale, un bicchiere di acqua tiepida in cui abbiamo sciolto un cucchiaio di concentrato di pomodoro.
Per il condimento: un porro, un radicchio rosso, 1 etto (o più, a seconda dei gusti) di gorgonzola, mezzo bicchiere di latte, mezzo bicchiere di olio extra-vergine, sale, pepe, parmigiano grattugiato.
Preparazione:
Iniziamo preparando la pasta, unendo alla farina gli ingredienti elencati.
Precisiamo subito che l’aggiunta del cucchiaino di olio e di un uovo, variante che forse farà arricciare il naso ai puristi della tradizione, è un’abitudine di famiglia che viene tramandata da madre in figlia. Quindi, in questo caso, ognuno, in casa sua, faccia… come mamma comanda.
Dopo aver lasciato riposare il panetto morbido che avremo ottenuto per una mezzoretta, coperto con uno strofinaccio pulito, procediamo alla tiratura. Armati di s-ciadùr e tulìr (matterello e spianatoia) e aiutandoci con spruzzatine di farina, cominciamo a lavorare di braccia e polsi, così come imparato dalle brave arzdore. Se proprio vogliamo modernizzarci, possiamo anche usare la macchinetta a manovella, ricordando che, comunque, “legno contro legno” danno una consistenza più porosa e più adatta a raccogliere i sapori dei condimenti. La sfoglia non deve essere troppo sottile, quindi tutti possiamo farcela! E nessun dramma se dovesse bucarsi, tanto, dopo, la pasta va tagliata.
Quando la sfoglia è pronta la infariniamo un po’ e l’arrotoliamo su se stessa per poi tagliare delle lunghe strisce, larghe quasi un centimetro. Anche su questa misura le scuole di pensiero sono diverse e cambiano da famiglia in famiglia.
Tutt’altra questione, invece, la fase successiva, quella dell’arrotolamento.
“C’è chi arrotola verso destra, chi verso sinistra – sostiene un simpatico amico, di tendenza politica diversa dalla nostra, per provare a metterci in difficoltà – Quale sarà il verso migliore per la ‘presa del sugo’ da parte dello strozzaprete?”
Come la giri, la giri. Il risultato, comunque, non cambia.
Una volta pronti, i nostri strozzapreti vanno lasciati ad asciugare un po’ sul tulìr o su vassoi. Volendo, sempre su vassoi, si possono anche mettere in freezer: una volta secchi, vanno trasferiti in sacchettini di plastica che verranno utili per emergenze o ospiti inattesi.
Ma continuiamo con la nostra ricetta colorata.
Mentre mettiamo sul fuoco la pentola con l’acqua per cuocere la pasta, possiamo già procedere alla preparazione del condimento. In un’ampia padella antiaderente scaldiamo l’olio e aggiungiamo il porro tagliato a striscioline sottili.
Quando questo si è ammorbidito aggiungiamo il radicchio rosso, sempre tagliato a striscioline, un po’ di sale e di pepe. Lasciamo sobbollire, mescolando con un cucchiaio di legno, finché il radicchio appassisce. A questo punto aggiungiamo il gorgonzola a cubetti e il latte, continuando a mescolare. Quando l’acqua bolle, vi gettiamo un pugno di sale grosso e subito dopo gli strozzapreti, che saranno cotti quando verranno a galla. Li scoliamo e li versiamo nella padella col sughetto preparato.
Due-tre minuti, sempre mescolando per amalgamare bene i sapori. Completiamo con una bella manciata di parmigiano grattugiato.
Nei piatti piani prepariamo il “letto di radicchio rosso” (nome pomposo per dire, semplicemente, del radicchio crudo tagliato a striscioline sottili) e appoggiamo i nostri “strozzapreti rosa al sapore di gorgonzola”.
Non sarà mai superfluo ricordare che, anche se costano qualcosa in più, conviene sempre usare prodotti di qualità. Il tempo che dedichiamo ai fornelli è prezioso e il risultato deve essere qualcosa da ricordare. Per noi e per i nostri ospiti.
Ecco, dunque, il nostro piatto estivo e colorato.
Buon appetito e… alla prossima!
Maria Cristina Muccioli