Nell’ultima domenica d’inverno il Rimini è caduto per la seconda volta in casa in questa stagione. Dopo la pesante sconfitta patita per 1 -3 contro la Feralpi Salò ad accaparrarsi i 3 punti al “Neri” è stato il Ravenna. Sconfitta di misura, uno 0 – 1 che però pesa quanto un macigno perchè arrivato al termine di un derby che ha visto, per altro, le due compagini affrontarsi con nervosismo, più che agonismo. L’esito dei 95 minuti giocati sul rettangolo verde rischia di far precipitare i biancorossi in un baratro, una discesa per altro battezzata dagli sfottò degli ultras ravennati a fine partita.
E se da una parte c’era chi festeggiava dall’altra sponda, quella biancorossa partivano le contestazioni. Fischi, e non è la prima volta, ma anche il classico capanello fuori dai cancelli dello stadio per aspettare l’uscita dei giocatori. Polizia e Carabinieri hanno risposto schierando un cordone di agenti antisommossa e scortando il pullman della compagine ravennate.
Intanto, nella sala stampa alcuni rappresentanti degli ultras riminesi hanno fatto irruzione rivolgendo parole poco tenere nei confronti dell’allenatore Martini e verso i giornalisti presenti.