Cerca
Home > LA LETTERA > Dellabiancia:”Anticomunista è offensivo per lui”

Dellabiancia:”Anticomunista è offensivo per lui”

ANTI-COMUNISTA

Contrariamente al mio amico Giorgio Grossi che anche oggi ragiona di presente e di futuro sul neo costituito governo giallo-rosso, io vorrei soffermarmi un attimo su una battuta che Ermanno Vichi ha fatto ieri su Il Resto del Carlino in ricordo di Giorgio Dellabiancia, morto il giorno prima: “Giorgio è stato un fiero anti-comunista”. Era molto che non sentivo più questa affermazione espressa pubblicamente ed usata per  qualificare una vita politica e amministrativa intensa come quella di Dellabiancia. Nel profilo che chiamamicitta.it gli ha dedicato ieri, pur sottolineando il ruolo di oppositore politico alle scelte delle amministrazioni di sinistra del Comune di Rimini e della Provincia di Forlì (dove Dellabiancia è stato per oltre trent’anni), si sottolineava anche peso e capacità politiche degli esponenti democristiani. Vorrei ricordare anche quanto ho scritto a proposito della nascita della Federazione autonoma della Democrazia Cristiana a Rimini nel 1968.

Anch’io però, assieme a tanti altri iscritti al PCI, ho sostenuto, più volte, che “non avrei voluto morire democristiano”. Dunque differenze enunciate e praticate nella vita politica e amministrativa per decenni, anche a Rimini. Antagonisti sì, ma senza quell’odio verbale e iconoclasta che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo per colpa del leader leghista.

Non ho conosciuto personalmente Dellabiancia. Questa mattina sono però passato alla Chiesa del Crocefisso in occasione del suo funerale. Su una panca, a metà Chiesa, c’erano seduti a fianco quattro ex segretari della DC riminese: Armando Foschi, Pier Giorgio Grassi, Ermanno Vichi, Massimo Pasquinelli. Due hanno partecipato alla nascita del PD e due no. E non so Dellabiancia cosa abbia fatto. E comunque la loro presenza era un giusto ultimo omaggio da parte di questi ultimi a un politico democristiano importante e presente per decenni nella vita politica riminese.

Il rilievo che però volevo muovere a Vichi è questo: non è un quasi aggettivo, anti-comunista, che può tratteggiare tutta una vita, politica e amministrativa, come quella di Dellabiancia. Lo ritengo offensivo, per Lui.

Paolo Zaghini

Ultimi Articoli

Scroll Up