Cerca
Home > Cronaca > Il Delfinario di Rimini dichiarato fallito

Il Delfinario di Rimini dichiarato fallito

La società che gestiva il delfinario di Rimini è fallita. A dichiararlo, la sentenza del Tribunale di Rimini, datata 29 gennaio, nei confronti della Delfinario Rimini Srl.

Nell’estate 2017 il Delfinario di Rimini era rimasto chiuso, per la prima volta da quando fu inaugurato nel 1968 da Nemmo Fornari. La chiusura era stata determinata dalla mancanza di permessi ed autorizzazioni. Infatti, secondo il Comune di Rimini, erano stati eseguiti lavori con permessi ormai scaduti e quindi abusivi.

Il delfinario era da tempo nel mirino degli animalisti, soprattutto dopo che le normative (il decreto ministeriale del 2001 sul mantenimento dei delfini in cattività ela legge 73 del 2005, che  regola la custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici) avevano fissato parametri entro i quali la struttura riminese non poteva rientrare: troppo poco, secondo queste regole, lo spazio a disposizione per i mammiferi marini nell’unica vasca riminese. Per questo motivo furono costretti alla chiusura i delfinari di Cesenatico (il primo della riviera, aperto alla fine degli anni ’50), Riccione (aperto nel 1963) e  Cattolica. A Riccione i delfini emigrarono nella nuova struttura di Oltremare, mentre nelle altre località non si trovarono alternative. 

Nel 2013 il Delfinario di Rimini fu poi travolto dall’inchiesta sui presunti maltrattamenti cui venivano sottoposti gli animali.  I quattro tursiopi che “abitavano” a Rimini – Chico, Speedy, Luna e Roccofurono posti sotto sequestro e trasferiti a Genova. La struttura si adattò ad allestire uno spettacolo con i leoni marini. Una delle istruttrici era Gessica Notaro, la ragazza poi crudelmente colpita dal suo ex fidanzato “Eddy” Tavares che un anno fa la sfregiò con l’acido. 

Gessica Notaro

Nel delfinario di Rimini si “fece le ossa” anche Angela Bandini, poi divenuta “Angela degli Abissi” con i suoi record di immersione in apnea.

Angela Bandini

Ultimi Articoli

Scroll Up