Il Decreto Agosto conferma l’esenzione IMU per le categorie più colpite dalla crisi economica degli ultimi mesi. Il testo del decreto, bollinato a inizio settimana dalla Ragioneria di Stato e ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede infatti che diverse attività commerciali e produttive non devono pagare la seconda rata dell’IMU, la cui scadenza è prevista per il 16 dicembre.
In particolare gli stabilimenti balneari usufruiscono della esenzione della seconda rata dell’Imu senza condizioni. Infatti mentre per gli altri immobili ad uso attività economico vi è la condizione che il proprietario sia anche il gestore, per gli stabilimenti balneari non vi è questa condizione. Significa che i concessionari di molti stabilimenti balneari o chioschi bar dati in affitto potranno fruire anche di questa agevolazione. Questa agevolazione si aggiunge ai 5milioni di euro a fondo perduto, stanziati dalla Regione Emilia Romagna per esclusivamente gli stabilimenti balneari.
Il testo integtrale dell’articolo Art. 78 : ” Esenzioni dall’imposta municipale propria per i settori del turismo e dello spettacolo”
In considerazione degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, relativa a:
a) immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonchè immobili degli stabilimenti termali;
b) immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
c) immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
d) immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
e) immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club esimili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate