Emozione e soddisfazione all’Istituto Tecnico “Rino Molari” di Santarcangelo questa mattina per essersi qualificato al secondo posto del “Debate day Regionale”. Dopo due round, contro il Liceo delle Scienze Umane “Sanvitale” di Parma e il Liceo Scientifico “Ulivi” di Parma, l’Istituto Molari ha raggiunto il podio e per un solo punto di differenza dal Liceo Scientifico Bertolucci di Parma si è visto sfuggire il primo posto.
La gara regionale era destinata a debaters principianti, studenti alla prima esperienza di dibattito che misurano le loro capacità oratorie/argomentative con studenti di altre scuole. Le due squadre del Molari, allenate dalle professoresse N. Ercolani, M. Bellavista e M. Giulianini, hanno dovuto sostenere un dibattito pro e uno contro sulla seguente mozione: “Il vaccino per debellare il virus sars covid 19 dovrebbe essere obbligatorio?”
Fra argomentazioni, confutazioni, citazioni, fonti giuridiche ed economiche Anna Fedcuk, Sabrina Crociati, Sofia Abbondanza, Lucas Alves, Pietro Ballarini, Gianluca Bertozzi, Luca Botteghi hanno dimostrato di saper argomentare meglio dei loro colleghi liceali emiliani. “Siamo felicissimi, davvero non ce lo aspettavamo di arrivare al secondo posto e soprattutto la gara con il liceo Ulivi è stata molto impegnativa ma ora siamo lanciatissimi e il prossimo anno ci iscriveremo alle selezioni per le olimpiadi nazionali” afferma Sabrina Crociati.
“Tanti plausi positivi ai ragazzi ma anche alle docenti che hanno sostenuto e motivato gli allievi in questo percorso di cittadinanza attiva” chiosa la Dirigente Maria Rosa Pasini ; “ma la soddisfazione più grande è assistere ad una crescita di classi che sia all’Istituto Molari che Einaudi sta portando avanti la pratica del debate, siamo partiti nel 2018 con una sola classe, oggi sono 8 le classi che lo praticano e l’auspicio è che aumentino sempre di più.”
Nell’Istituto Einaudi Molari dal 2018 le professoresse Maria Angela Bellavista e Maria Rita Giulianini portano avanti questa innovativa metodologia “siamo soddisfatte di questa bella avventura che aiuta i ragazzi a cercare fonti autorevoli, incoraggia lo spirito critico e la metacognizione. E’ davvero emozionante vedere quanto questo metodo riesca a motivarli e faccia emergere le loro tante potenzialità. Inizialmente può essere spiazzante perchè “nuovo” per la scuola italiana ma con il susseguirsi degli “allenamenti” gli studenti stessi rimangono stupiti dei progressi e della sicurezza che si matura verso se stessi e la propria squadra” ci raccontano orgogliose. Questo metodo, poco sviluppato in Italia, è utilizzato in tutte le scuole anglosassoni dalle elementari fino all’università e spesso è una materia curricolare. In Italia il Ministero dell’Istruzione spinge e promuove questa metodologia attraverso la creazione della rete Wedebate Italia con scuole polo regionali. Dal 2017 la rete propone corsi per docenti ma pochissime sono le scuole iscritte, nella provincia di Rimini vi sono solo due scuole: il liceo Volta Fellini e l’Einaudi Molari. “Speriamo che l’introduzione della materia educazione civica dia una spinta alla diffusione del debate perché offre ai ragazzi l’occasione di lavorare in gruppo e migliorare tante soft skills richieste nel mondo del lavoro” continuano le professoresse che, spinte dall’entusiasmo dei ragazzi, continueranno a praticare e diffondere il debate.