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De Sio sbanca la Lega, zuffe social per qualche voto, bagnini sulle barricate

Comunione e Liberazione

Nelle precedenti elezioni amministrative del 2016 era difficile trovare una collocazione precisa. Hanno sostenuto qualche candidato ed in maggioranza hanno votato sicuramente per il centrosinistra che sosteneva Andrea Gnassi. Questa volta un nuovo leader politico di area Cl si è presentato sulla scena politica. E’ Luca De Sio, figlio d’arte di Sergio ex vicesindaco di Rimini nell’unica giunta di pentapartito dal 1990 al 1992. Luca è figlio d’arte anche per la professione di avvocato. Ha rischiato la piazza (Cavour) per presentarsi. Un rischio calcolato e un successo di pubblico. Presenti i leader storici di CL. Da Nicola Sanese a Emilia Guarnieri. E’ candidato nella lista della Lega ma si dichiara un moderato, come ha detto in una recente intervista al Carlino. I bene informati prevedono per De Sio un boom di preferenze fino a collocarsi al primo posto della lista. Ma Cl non si ferma qui. Matteo Montevecchi consigliere regionale ed esponente di Cl sostiene un altro candidato nella lista della Lega, Andrea Pari. A seguire nell’ipotetico terzetto di testa Marchei Loreno. Il resto dipenderà dai consiglieri che la Lega riuscirà ad eleggere.

Piazza Cavour mentre interviene Luca De Sio

Il lavoro dei candidati e liste

Rispetto a 5 anni fa l’impegno dei candidati è soprattutto rivolto ai social. Io non so quale sarà l’effettiva efficacia di questi strumenti. Certo è che più di 600 candidati che devono farsi identificare oltre la presenza inevitabilmente sovraesposta dei candidati a sindaco costituiscono un notevole “rumore di fondo” nei social. A parte i post e le pagine sponsorizzate (a pagamento), i like raramente superano le tre cifre. Molte volte appare più un circuito mediatico per i soliti “amici” che un reale strumento di comunicazione elettorale. Per il Partito Democratico, in alcune sue componenti, è sempre stato difficile raccogliere preferenze. Più facile per altre filiere. Non sono da escludere sorprese tra chi ha radicamenti territoriali forti o filiere di comunità rispetto a chi si affida alla rete dei social o degli amici e parenti. Interessante anche la competizione tra liste tra gli schieramenti. Nel centrodestra la sfida è tra Lega e Fratelli d’Italia. Nel centrosinistra tra il Pd e le liste civiche. Il Movimento 5Stelle vuole dalle urne una conferma della scelta di sostegno a Gloria Lisi. Il tutto con la domanda di fondo: ci sarà ballottaggio oppure il centrosinistra vince al primo turno? Da ultimo, da segnalare la bella idea del centrodestra per l’utilizzo degli spazi sui tabelloni elettorali. Li hanno uniti ed hanno ottenuto un risultato a grande effetto. Complimenti a chi ha avuto l’idea

I manifesti che occupano più spazi di Ceccarelli

I sondaggi

Dopo quello già descritto la settimana scorsa, ora un altro sondaggio è stato realizzato. La società che lo ha eseguito è Index Research, un istituto di ricerca nazionale che collabora spesso con i media nazionali. Un sondaggio classico. Domande sull’amministrazione passata, posizionamento dei partiti, preferenze dei candidati esiti degli eventuali ballottaggi. Anche in questo caso nessuno se ne assume la paternità. Non potrà essere pubblicato perché scatta il divieto negli ultimi 15 giorni prima del voto. D’ora poi vi saranno solo indiscrezioni su sondaggi veri o improbabili, il tutto per far perdere entusiasmo agli avversari e caricare il proprio candidato.

Chiara Bellini e Jamil Sadegholvaad

Spiagge a bando

Nella legge annuale sulla concorrenza che sta predisponendo il Governo è comparso un articolo per istituire immediati bandi delle concessioni demaniali marittime. Nulla di nuovo per chi ha seguito gli impegni del presidente Draghi fin dal suo insediamento. In parlamento il presidente del Consiglio era stato chiaro: “…Inoltre la concorrenza: chiederò all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, di produrre in tempi brevi come previsto dalla Legge Annuale sulla Concorrenza (Legge 23 luglio 2009, n. 99) le sue proposte in questo campo”.

A marzo l’autorità per la concorrenza aveva scritto a Mario Draghi “affermando che l’estensione automatica fino al 2033 disposta dal precedente governo sarebbe illegittima e andrebbe annullata a favore degli immediati bandi pubblici”. E ha impugnato la validità delle concessioni in tutte le località che hanno ignorato le sue diffide compreso il comune di Rimini.

Appena si è diffusa la notizia della presenza delle concessioni di spiaggia nella legge concorrenza si sono alzati in volo i bombardieri del mantenimento dello stato attuale. Lega, Forza Italia in particolare. Spiace dover leggere anche prese di posizione di autorevoli esponenti del Partito Democratico che hanno chiesto di stralciare la parte sulle spiagge. Una posizione sbagliata che invece di difendere la piccola impresa che ha voglia di investire preferisce sostenere le rendite di posizione e i privilegi. Il risultato è stato ed è l’immobilismo più totale. Mario Draghi per evitare fibrillazioni in maggioranza ha rinviato la legge sulla concorrenza a dopo le elezioni amministrative. Ad ottobre dovrebbe arrivare anche la decisione del Consiglio di Stato a sezione riunite sulla proroga fino al 2033 ed altri aspetti giuridici.

Maurizio Melucci

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