“Cara Redazione, da tempo qualcuno ci ricorda che: “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”.
A questo pensavo riflettendo sulla ben diversa risonanza che hanno sugli organi di informazione le numerose nuove adesioni al PD dopo l’elezione di Elly Schlein alla segreteria e alcune defezioni, ultima quella di Carlo Cottarelli, che però si differenzia da altre per la serietà e la dignità della persona in questione.
Cottarelli, infatti, era diventato parlamentare non già per il voto popolare ma per la nomina da parte del precedente gruppo dirigente del PD, grazie alla infame legge elettorale con cui si è andato a votare.
Ma, trattandosi di persona seria, nel momento in cui ha fatto presente di non poter condividere la linea della nuova segreteria, ha rifiutato le profferte ricevute da qualcuno e ha comunicato le dimissioni da senatore. A differenza di altri…
Sulla risonanza c’entra ben poco l’eco delle valli e dei monti…
Da alcune settimane sono molto numerose le nuove adesioni al PD, da parte sia di nuovi iscritti che di persone che da tempo si erano allontanate dall’impegno politico.
Personalmente faccio parte di questa schiera. Mi ero allontanato da anni dal PD, a causa di scelte politiche sbagliate che hanno provocato la perdita di milioni di voti e una frattura drammatica con le condizioni, le esigenze e le aspirazioni degli strati popolari.
Ho scelto di rientrare nell’agone, insieme a tanti altri. Mi sento di incoraggiare coloro che, magari con grande fatica e titubanza, scelgono di metterci la faccia in questa impresa difficile.
Dico la verità, non mi interessa molto l’abbigliamento della nuova segretaria. Do molta più importanza alla sua sensibilità alla lotta per l’affermazione dei diritti. Non ricordo che abiti indossasse, ma ho notato la presenza di Elly alla manifestazione di Firenze, a Portella delle Ginestre, alla grande e bella manifestazione sindacale di Bologna.
A tutti coloro che pensano di impegnarsi in questa battaglia mi sento di dire: Ne vale la pena!
A Carlo Cottarelli rivolgo un invito. Va bene che non condivide alcune posizioni della nuova segreteria, ma non ritiene che sia necessario anche il suo concorso per combattere il peggior governo di destra della storia del nostro Paese?”.
Lanfranco De Camillis
Cara redazione, ci tengo a specificare che la lettera è di natura squisitamente personale e non coinvolge in alcun modo organismi di cui faccio parte.
