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Misano, Davide Ricci racconta il suo album “Quasi Invisibile”

Domani, 20 ottobre 2019, uscirà il nuovo album di Davide Ricci intitolato Quasi Invisibile.  Lo presenterà alle 17:00 al Cinema-teatro Astra della sua Misano, accompagnato da Massimo Marches, Enrico Giannini, Roberto Pizzagalli, Francesco Cardelli.

E’ lo stesso Davide Ricci a raccontare qualcosa in più sulle sue nuove canzoni e sul suo percorso musicale.

Parliamo di “Quasi Invisibile”. C’è un filo conduttore che lega i brani di questo album?

«Ogni canzone è nata per conto suo, non c’è un vero e proprio filo conduttore che le lega, se non il fatto che parlano tutte di me e della mia vita privata».

Perché questo titolo?

«E’ così che mi sentivo nell’ultimo periodo: quasi invisibile, distaccato da tutti e dalla musica, che alla fine è stata la cosa che più mi ha aiutato a ritrovarmi dopo questo periodo di “spaesamento”».

C’è un brano, tra i cinque che compongono l’album, al quale sei più legato?

«Oltre al singolo che ha anticipato l’album, Mi piace chi sono, sono molto affezionato a Noi, un brano molto personale. Tutto è partito da qui».

Quanto tempo ci hai messo per “confezionare” “Quasi Invisibile”?

«Questo album ha preso un anno del mio tempo».

In “Mi piace chi sono” racconti la tua rinascita musicale. Parlaci di questo brano.

«In Mi piace chi sono racconto del mio “ritrovamento”: mi ero isolato da tutti per capire quello che volevo e la musica è stata un aiuto fondamentale. Il brano è un invito a credere di più in sé stessi e a piacersi, con tutti i pregi e i difetti che ci contraddistinguono. Il messaggio che voglio trasmettere è assolutamente positivo: è un invito ad accettarsi per come si è».

Cosa è cambiato dai brani di Quasi invisibile rispetto a quelli precedenti?

«Queste ultime canzoni sono molto più personali di quelle che ho scritto prima. Mi sono sentito molto più libero di scrivere quello che mi passava per la testa. Nei miei lavori precedenti scrivevo soprattutto le melodie e pochi testi, mentre in Quasi Invisibile ho tirato fuori una parte di me anche attraverso le parole».

Lasciando un attimo da parte l’album, che genere di musica ascolti e quali sono le tue influenze musicali?

«Ascolto prevalentemente musica straniera, anche se ho sempre cantato in italiano, mentre da bambino ascoltavo tanto i cantautori del nostro paese. Oggi ascolto anche tanti artisti del riminese, ad esempio Daniela Maggioli, che ha scritto il testo de L’ombra della sera, (un brano di Quasi Invisibile) e Massimo Marches, che domani sarà con me sul palco del Cinema-teatro Astra a Misano».

Quando hai iniziato a fare musica?

«Mi sono avvicinato alla musica grazie a mio padre (noto armonicista folk con il duo Armony Show, n.d.r.). Ho iniziato a suonare la batteria sotto la guida del Maestro Elio Tiburzi e ho poi scoperto che amavo anche cantare. Con il passare del tempo mi sono avvicinato anche allo studio della chitarra, del basso e del pianoforte».

Cosa consigli ai ragazzi che sognano di fare i cantautori?

«Il consiglio più grande che posso dare è quello di far vedere agli altri le proprie capacità e fare ciò che ci si sente».

Appuntamento

Domenica 20 ottobre, Cinema-teatro Astra, Misano Adriatico
Ore 17:00
Ingresso: 10€

Il video ufficiale:

Appuntamento
Domenica 20 ottobre, Cinema-teatro Astra, Misano Adriatico
Ore 17:00
Ingresso: 10€

Claudia Pasquini

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