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Datore di lavoro molestia le commesse, chiesta condanna a sei anni

Il pubblico ministero Davide Ercolani ha chiesto una condanna a 6 anni di reclusione nei confronti di un imprenditore 54enne finito sul banco degli imputati con l’accusa di violenza sessuale con la sentenza che è stata fissata per il prossimo 6 luglio.

L’uomo era stato denunciato dalle commesse che dicono di essere state molestate per anni nel maggio del 2020. E anche ricattate, con la minaccia di perdere il lavoro se avessero osato raccontare tutto. E invece loro, tre ragazze ventenni, non sono rimaste in silenzio e l’uomo di origine campana ma residente a Riccione, era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

I fatti si sarebbero svolti in un negozio di abbigliamento all’interno del centro commerciale Le Befane di Rimini. Divenuto un luogo da incubo per le giovani commesse che vi si sono succedute. Il “capo” fa allusioni pesanti, prova ad allungare le mani, minaccia conseguenze se qualcuna apre bocca. E se non ci sta: “Se vuoi che ti rinnovi il contratto alla prossima scadenza, vieni in bagno con me: io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me!”, si legge negli atti dell’indagine.

Una dopo l’altra, le tre ragazze cercano di scappare, si mettono in malattia. La paura di perdere il posto è grande. Ma poi si parlano fra di loro e assistite dall’avvocato Stefano Caroli vanno in questura. E’ la fine di gennaio. Ma forse l’uomo ha subodorato qualcosa, le minacce sfiorano l’aggressione fisica, compare anche un coltello.

Ma ormai le indagini erano partite, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Ora la richiesta di condanna da parte della Procura di Rimini

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