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Dalla Romagna al Madacascar pedalando per aiutare i giovani africani

Una pedalata per Fanovo. È quella che il cicloturista cesenate Giancarlo Amadori ha iniziato il 10 marzo in Madagascar. Un viaggio in bicicletta che ha come scopo quello di unire il piacere di una pedalata a uno scopo  umanitario. Amadori sta pedalando in questo paese africano, dopo aver creato un progetto crowdfunding: ‘Una pedalata per sostenere Fanovo’, con l’obiettivo di reperire risorse da destinare al centro sociale e culturale Fanovo, luogo di aggregazione per giovani malgasci, nella città di Fianarantsoa. Tutto questo, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Associazione Onlus italiana Averiko (www.averiko.com).

Amadori, quando è nata la sua passione per la bici?

«La passione per la bicicletta nasce circa 10 anni fa, dopo averla sempre odiata: mi era sempre sembrata troppo impegnativa rispetto agli agi e alle comodità dei mezzi a motore».

Quando, invece, ha deciso di unire questa sua passione a uno scopo così nobile?

«Sono un cicloturista: quel genere di pedalatore, spesso su lunghe distanze, che porta con sé tutta la casa, dentro le borse appese alla bicicletta: cucina, armadio e camera da letto; tutta l’attrezzatura da campeggio necessaria per sopravvivere in autosufficienza. Spesso nei percorsi scelti mancano i servizi di prima necessità e i rifornimenti alimentari. Come spiego nella descrizione del progetto di crowdfunding, creato appositamente per questa idea, a un certo punto del mio peregrinare in bicicletta, avendo visto molte meraviglie della natura, e paesi, e città, mi stavo interrogando su come rendere le mie successive pedalate un ‘servizio socialmente utile’. Diciamo umano. Per andare lontano, molto lontano, a volte così tanto lontano da raggiungere la più difficile meta, quella del cuore delle persone, non servono molte cose. Solo due: una bicicletta e un obiettivo come Fanovo, il progetto che pensa ai giovani malgasci e al loro diritto di essere giovani e come tali potere avere uno spazio dove ritrovarsi.  L’incontro con la Onlus italiana Averiko è stato l’anello di congiunzione tra il mio desiderio e un progetto di volontariato, già gestito dalla onlus stessa, che avrei potuto sostenere utilizzando una piattaforma crowdfunding verso la quale invitare i potenziali donatori ad offrire un loro contributo. La campagna crowdfunding è partita il 26 febbraio  e si concluderà il 27 maggio  nella speranza di raggiungere l’obiettivo di 3000 euro da destinare al centro sociale culturale Fanovo».

Sta affrontando tutto questo viaggio in solitaria vero?

«Sì, esatto. Sto pedalando da solo».

Quando terminerà la sua avventura?

«Terminerà il prossimo 2 maggio. Ora sto scrivendo proprio dalla città di Fianarantsoa, dove ha sede il centro per ragazzi. Sono partito dalla capitale Antananarivo e sono arrivato sulla costa sud ovest città di Toliara prima, e Mangily poi, entrambe affacciate sul canale di Mozambico. Ritornerò nella capitale per intraprendere la via del nord fino a Nose Be. Percorrerò circa 2500 km, ma questa non è una pedalata che si misura in chilometri bensì in euro,  tutti quelli che riuscirò a fare arrivare per la gestione del centro sociale e culturale».

Per ulteriori info:
https://www.ideaginger.it/progetti/una-pedalata-per-sostenere-fanovo.html;
https://www.facebook.com/Una-pedalata-per-sostenere-Fanovo1578181332298336/;
https://www.facebook.com/giancarlo.amadori;
https://www.averiko.com

Nicola Luccarelli

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