Come è noto, nella giornata di domenica 28 maggio p.v. i cittadini aventi diritto al voto sono chiamati alle urne per esprimersi sui Referendum ammessi ai sensi dell’art. 75 della Costituzione.
Come di consueto gli elettori residenti all’estero votano per corrispondenza nella circoscrizione Estero e, pertanto, i loro nominativi vengono inseriti d’ufficio in elenco elettori.
Essi però possono avvalersi anche della facoltà di venire a votare in Italia, previa apposita e tempestiva opzione, valida per un’unica consultazione (n.d.r. ne discende che eventuali opzioni esercitate in occasione di precedenti consultazioni politiche o referendarie non hanno più effetto).
Per coloro che intendano scegliere questo percorso è però necessario che esercitino tale diritto entro il decimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei decreti di indizione e cioè entro il prossimo 25 marzo.
L’opzione dovrà pervenire all’Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore e potrà essere effettuata mediante consegna a mano oppure per invio postale o telematico, unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità dell’elettore.
In caso di invio postale l’elettore deve accertarsi, entro il termine prescritto, che l’Ufficio consolare destinatario abbia ricevuto.
Per favorire la modalità di richiesta, il Ministero degli Esteri ha comunque predisposto – a titolo orientativo – un apposito modulo che gli elettori residenti all’estero potranno utilizzare o prendere come riferimento per formulare l’opzione per l’esercizio di voto in Italia.
Il modulo di opzione in argomento, oltre che essere richiesto presso i consueti canali (Consolati, patronati, etc.), può essere reperito in via informatica sul sito del Ministero degli Esteri (www.esteri.it) oppure su quello del proprio Ufficio consolare.
Nota al comunicato
Come è noto, per effetto del Decreto Legge 17 marzo 2017 n°25 la tornata referendaria potrebbe “saltare” interamente o parzialmente. Ciononostante la divulgazione si rende necessaria perché in considerazione dei tempi piuttosto ridotti entro cui esercitare l’opzione, è opportuno “raggiungere” anche i nostri connazionali residenti all’estero che in questo frangente risultano trovarsi temporaneamente in Italia. Peraltro l’opzione al voto in Italia risulterebbe essere valida anche laddove si votasse per un’unica scelta referendaria.