Gianni Cuperlo ha affidato a Facebook le impressioni sulla sua partecipazione alla Festa de l’Unittà di Rimini. Raccontando un episodio che lo ha particolarmente colpito:
Ieri sera a Rimini centinaia di persone a ragionare di dove si va e di quel che si fa. Non bastano certo, ma il solo fatto che vengano e abbiano voglia di discutere è un passo nel verso giusto. Entrato nel parco sono andato a salutare quei resistenti che continuano a far camminare queste feste. Abbiamo iniziato dalla pizzeria. Mi viene incontro il compagno che le pizze le inforna, ci salutiamo e mi dice subito la cosa che gli pesa di più in quel momento. Me la dice spiegando che non trattiene le lacrime, e non le trattiene.
Sono appena arrivati due ragazzi molto giovani. Lui, lei e due bambini che vedrò pochi minuti dopo. Il piccoletto avrà un anno e mezzo, forse. La sorella solo quattro mesi e se la tiene in braccio il papà. Mi spiega il compagno che non mangiano (i genitori) da due giorni e lui gli ha portato le pizze al tavolo offrendole. Ce li presenta, parliamo qualche minuto, Emma che mi guida e fa l’assessore nella giunta regionale chiede che percorso hanno seguito per l’assistenza. Loro spiegano le difficoltà, lasciano un recapito e oggi tra Regione e Comune capiranno cosa si può e si deve fare.
Noi andiamo sulla pedana del liscio a fare il nostro confronto. Dura il tempo giusto ma le persone restano lì finché attacca l’orchestra. Ci spostiamo sotto il tendone a mangiare qualcosa e si continua a parlare di tutto, politica, libri, Francia e Croazia. Poi ci si alza, io devo andare a Bologna, e passiamo di nuovo dalla pizzeria e lui, il nostro compagno di prima, è lì che inforna le ultime pizze. I due ragazzi non ci sono più, avranno portato i piccoli a dormire.
E allora te ne vai pensando che il mondo è pieno di cose ingiuste, ma ingiuste oltre ogni limite. E poi ci sono questi compagni, amici, quello che sono, e te li ritrovi li, una sera di luglio a tenere un piedi la festa di un partito che ha mille difetti e acciacchi. Ma che serve anche a questo. A ricordarti perché la sinistra sta al mondo.
Buona giornata