Un tratto di mura crollate al castello di Monte Colombo. Una vasta breccia si è aperta nella muraglia di contenimento che fa parte della rampa di accesso alla porta, dove un tempo doveva essere presente un ponte levatoio.
I motivi del crollo non sono chiari, nè finora il Comune di Montescudo-Monte Colombo fornisce alcuna spiegazione. Nei giorni scorsi erano iniziati dei lavori di consolidamento che interessavano proprio quel tratto di mura, dove si era formata una grossa crepa. A questo scopo sulla rampa era stata salito una pesante mezzo cingolato con gru.
Il castello di Monte Colombo è uno dei più antichi fra quelli ricordati nel territorio di Rimini. Già nel 568, in epoca bizantina, si accenna a una fortificazione in quei luoghi. Il Castrum Montis Columbi è poi citato nel (falso) diploma con cui l’imperatore Ottone I lo avrebbe concesso a Ulderico di Carpegna nel 961. Possedimento della Chiesa di Ravenna, venne conteso e poi conquistato con la forza dal Comune di Rimini nel XIII secolo. Il castello nelle forme attuali fu edificato nel XIV secolo dai Malatesta, che lo tenne ininterrottamente fino al XVI secolo. Durante le lotte fra i rami della famiglia vi fu imprigionato Malatestino “dall’Occhio”, uno dei figli del “Mastin vecchio” dantesco;dovrebbe essere accaduto 1309. Nel 1528 papa Clemente VII lo diede in feudo ai conti Guidi di Bagno.
Il castello fu oggetto di almeno cinque assedi, di cui uno soltanto sventato. Il complesso è stato oggetto di numerosi interventi di restauro nel corso degli ultimi 300 anni, a causa della scarsa solidità della selce fluviale, utilizzata per la realizzazione delle mura. In origine possdedeva sei torri; l’unica supersite è proprio accanto alla muraglia crollata. Nella forma circolare e le dimensioni ricorda quelle del castello di Scorticata (oggi Torriana), anch’esse poste a guardia della porta di accesso al castello.