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Crescita record di matricole all’Università di Rimini

L’Alma Mater Studiorum continua a crescere. Ma a trainare le iscrizioni della millenaria università bolognese è la Romagna, Rimini in testa.

All’11 novembre, le matricole erano già aumentate complessivamente del 4,6% rispetto allo stesso giorno del 2015: 22.033 coloro che hanno già pagato la prima rata delle tasse universitarie, contro i 21.073 dell’anno scorso. Dati parziali, visto che gli sportelli resteranno ancora aperti, almeno per i corsi a libero accesso, fino al 30 novembre e al 31 dicembre pagando la mora.

Soprattutto, sono dati molto differenziati fra i diversi campus. In quello di Bologna gli iscritti sono cresciuti del 3,7%. Mentre in Romagna si marcia a un altro passo: Cesena segna un +8,5% e Forlì +8,8%.

In cima al gradimento dei nuovi iscritti c’è Rimini, unico campus ad andare in doppia cifra, con un incremento del 10,4%. All’opposto, Ravenna è l’unico a diminuire: -4,7%.

Il successo del campus riminese è trainato soprattutto dagli indirizzi di economia e scienze della formazione. Più di tutti, Economia del Turismo ha visto crescere i suoi nuovi iscritti addirittura del 28%.

Con qualche novità anche nella provenienza. Anche se si mantiene alto l’afflusso di studenti fuori sede provenienti soprattutto dalle regioni meridionali – negli atenei del sud l’emorragia di iscritti pare inarrestabile – è cresciuto ancora di più il numero di studenti locali.

Sono sempre di più dunque i ragazzi riminesi che intendono laurearsi nella propria città. Su queste scelte potrebbe pesare il maggior radicamento del polo universitario nel territorio riminese, che sta iniziando a riconoscerne il valore. Ma anche la crisi economica, che rende sempre più oneroso trasferirsi a studiare in un’altra città.

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