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Cresce ancora la popolazione a Rimini e i piccoli centri si svuotano

Rimini cresce ancora in abitanti, ma aumenta anche l’età media della popolazione. In compenso continua la tendenza a Il report demografico, pubblicato ieri sul sito della Regione Emilia Romagna, da cui risulta che al primo gennaio 2019 sono iscritte nelle anagrafi comunali dell’Emilia-Romagna 4.471.485 persone, ovvero 9.873 in più rispetto al primo gennaio 2018, segna un incremento dello 0,2%,  una crescita di popolazione che però non è omogenea sul territori.

Dalla pubblicazione, svolta in stretta collaborazione con gli uffici statistici provinciali e della Città Metropolitana e con gli uffici anagrafici comunali, emerge che il 44,24 %  degli abitanti provinciali (340.386),  è residente nel Comune di Rimini (150.590), una situazione che rispetto all’anno precedente registra un aumento di 1193 residenti.
Nella seguente tabella è riassunto un quadro in cui sono elencati, divisi per Comuni, gli abitanti che hanno meno di 5 anni, quelli con meno di 15 anni, quelli con più di 74 anni ed in fine l’età media delle famiglie unipersonali.

Dati che mettono in evidenza la necessità di tarare i servizi su una popolazione matura, auspicando che, anche a livello nazionale vengano emanate leggi che vadano in questa direzione. Come quella della Regione Emilia-Romagna in aiuto delle giovani coppie che possono usufruire di contributi fino a 25mila euro per l’acquisto della prima casa. Un’iniziativa per cui la Regione ha stanziato 15 milioni. Anche il Comune di Rimini ha messo in campo azioni importanti che vanno di pari passo alle dinamiche regionale con iniziative per sostenere le giovani coppie e favorire la genitorialità.

Spazi concreti di supporto sono, ad esempio, quelli del Consultorio alla Celle, dove tramite una collaborazione istituzionale tra Comune di Rimini e Ausl, vengono organizzati servizi socio sanitari e formativi di sostegno alle donne in gravidanza, alle famiglie, ai neonati, spazi e strutture in cui si sono negli anni sviluppate professionalità ed esperienze multidiscplinari di équipe di ostetriche, medici ginecologi, psicologi, assistenti sanitarie, sociologi e assistenti sociali.

Il Centro per le famiglie di piazzetta dei Servi dove ogni anno si registrano, in media, più di 3.500 accessi tra corsi di formazione, servizi di sostegno alle madri, eventi ludici, incontri con specialisti. Oppure il recente spazio bimbi ricavato in c.so d’Augusto, negli spazi comunali dell’ex Aquila d’oro.

Alla genitorialità sono dedicate anche specifiche agevolazioni di diritto allo studio, come la riduzione del 15% per ciascun minore – escluso l’iscritto – appartenente al medesimo nucleo familiare e di età fino a 11 anni con Isee pari o inferiore al limite stabilito per le agevolazioni per i servizi educativi e scolastici frequentati dai minori.
Tutte azioni virtuose che non possono però prescindere da una adeguata politica nazionale in grado di sostenere, concretamente, le giovani coppie.

“Dal rapporto pubblicato dalla Regione – ribadisce Anna Montini Assessore alla statistica del Comune di Rimini – emerge anche che Rimini viene riconosciuto come centro attrattivo, nel senso che registra un incremento graduale di residenti con un numero via via maggiore di persone che preferiscono spostarsi nel centro urbano, lasciando la periferia. Una dinamica crescente, rilevata in generale a livello regionale, ma che non è omogenea sul territorio. Nel confronto fra dinamica nelle periferie e centri urbani di maggiore dimensione, si osserva in maniera quasi generalizzata la diminuzione della popolazione nei comuni che hanno fino a 5.000 residenti e un tendenziale aumento invece nei comuni con più di 5 mila abitanti e con una crescita ancor più marcata in quelli con più di 50mila residenti. Ad eccezione dei territori delle province di Ferrara e Ravenna, dove il numero di residenti diminuisce sostanzialmente in tutti i comuni, si registrano altrove variazioni che superano anche le mille unità, come anche nel caso del Comune di Rimini con il suo +1.193.”

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