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Crack dei diamanti, Federconsumatori Rimini lotta per i rimborsi agli investitori

“Federconsumatori della Provincia di Rimini resta a disposizione della cittadinanza, per assisterla e difenderla in questo mercato che ancora non riconosce il ruolo centrale e fondamentale del consumatore”. Si tratta della vicenda dei diamanti acquistati per investimento tramite la società IDB, poi dichiarata fallita. Dalla fine del 2017 Federconsumatori ha portato avanti un serrato dialogo con gli istituti di credito coinvolti, teso a fare ottenere il rimborso delle somme investite nell’acquisto di diamanti da parte dei fiduciosi consumatori.

Ripercorrendo brevemente la vicenda, emerge che due società, Intermarket Diamond Business S.p.A. (IDB) e Diamond Private Investment S.p.A. (DPI), hanno venduto diamanti presuntivamente “da investimento” per tramite di alcuni istituti di credito: le informazioni fornite si sono però rivelate non corrispondenti a effettive qualità e natura del prodotto, tanto che alcuni consumatori hanno poi presentato ricorsi all’Arbitro sulle Controversie Finanziarie, il quale ha addirittura dichiarato che la questione non era di propria competenza in quanto non si tratta di un investimento (finanziario), bensì di mero acquisto di beni da consumo.

E’ altresì stata scoperta l’assenza di oggettività nei prospetti di progressivo aumento del valore dei diamanti forniti dalle predette società, nonché promesse (non mantenute) di immediato riacquisto a semplice richiesta.
Il tutto come accertato dall’Antitrust (Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato) e confermato dal T.A.R. a seguito dell’impugnazione proposta dagli enti sanzionati.

Le principali banche interessate, onerate da doveri informativi nei confronti della propria clientela anche quando agiscono come intermediari, senza poter espressamente ammettere proprie responsabilità dirette, hanno infine acconsentito a valutare le posizioni dei singoli, e stanno costruttivamente collaborando con Federconsumatori, ponendo la parola fine all’incresciosa situazione creatasi.

Restano ovviamente profili di criticità per alcune posizioni: IDB è fallita, pertanto chi non è entrato nel possesso dei diamanti perché ha deciso di lasciarli in custodia a tale società, dovrà richiederne la restituzione alla curatela fallimentare, con tempi tecnici più lunghi; inoltre, chi ha concluso la compravendita nei locali della banca attraverso vendita diretta, cioè alla presenza di un incaricato di una delle due predette società, vedrà forse allungarsi le tempistiche. In entrambi i casi si ritiene però che i diritti dei consumatori non vengano pregiudicati, ma l’ottenimento delle somme dovute è subordinato a più adempimenti.

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