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Crac Aeradria: niente associazione a delinquere, processo per gli altri reati il 23 gennaio 2018

Nessuna associazione a delinquere. A Rimini non c’era nessuna “cupola” di potenti che decideva le mosse che avrebbero portato al fallimento di Aeradria. È questo il verdetto del giudice dell’udienza preliminare Vinicio Cantarini, che ha così cancellato l’accusa più grave che pendeva su nove degli imputati: il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, l’ex sindaco Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della provincia Stefano Vitali e Ferdinando Fabbri, il presidente dell’allora Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni, l’ex presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli, l’ex presidente di Aeradria Massimo Masini, l’ex presidente di Air Alessandro Giorgetti, l’ex vicepresidente di Aeradria Massimo Vannucci. Per tutti è stato disposto il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto.

Restano in piedi altre accuse, fra cui l’abuso d’ufficio, truffa aggravata e vari reati fallimentari, con posizioni differenziate fra i vari imputati. La data del processo è stata fissata per il 23 gennaio 2018.

Fra le prime reazioni alla sentenza, quella dell’avvocato Alessandro Catrani, difensore di Stefano Fabbri, prosciolto da ogni accusa:

“Il Gup dottor Vinicio Cantarini ha prosciolto perché il fatto non costituisce reato da ogni accusa il mio assistito dottor Stefano Fabbri, storico partner del noto studio commerciale Skema di Rimini.

Decisive sono state le corpose indagini difensive e documentali nonché le articolate argomentazioni svolte dalla difesa che hanno permesso di mettere in luce, in maniera inoppugnabile, le condotte assolutamente lecite e cristalline del dottor Stefano Fabbri.

La sentenza sancisce finalmente come Skema ed il dottor Stefano Fabbri abbiano agito lecitamente in piena conformità al proprio mandato professionale nel difficile tentativo di salvataggio dell’Aeroporto riminese, senza porre in essere condotte penalmente rilevanti come da sempre, viceversa, sosteneva la pubblica accusa.

Da oggi si può finalmente affermare che, se mai sussistano responsabilità penali in relazione alle vicende societarie collegate alla gestione del Fellini, queste non riguardano in alcuna maniera né il dottor Stefano Fabbri né lo studio Skema. Sono estremamente soddisfatto”.

Da parte loro, Cesare e Roberto Brancaleoni, legali di Lorenzo Cagnoni, ex presidente di Riminifiera e oggi presidente di IEG, spiegano che il loro assistito è stato assolto per non aver commesso il fatto per i reati di concorso in false comunicazioni sociali, di concorso in bancarotta fraudolenta documentale, di concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione, di concorso in abuso d’ufficio.
Permane l’accusa relativa agli impegni di compartecipazione al piano di marketing per il rilancio dell’Aeroporto di Rimini da parte della Società del Palazzo dei Congressi S.p.a.. Accusa che ingiustamente si assume fittizia, in relazione alla quale affronteremo in totale serenità un dibattimento che, per le prove di cui disponiamo, porterà certamente alla definitiva assoluzione del Dott. Cagnoni. Quanto alla posizione del Dott. Cagnoni per quelle singole condotte, la Corte di Cassazione ha già scritto ‘Peraltro, sembra di comprendere che sia stata la Provincia a sollecitare alla Società Palazzo dei Congressi l’adesione al contratto di marketing, ma proprio la Provincia, nella prospettazione dell’accusa condivisa da GIP e TDR, sarebbe stato l’ente truffato. CERTAMENTE poi NON PUO’ ESSERE RAVVISATA, allo stato, la responsabilità del presidente della Palazzo dei Congressi (Cagnoni) per il fatto che altri contratti erano simulati, atteso che QUELLO OGGETTO DI CONTESTAZIONE ERA REALE e sembra aver avuto esecuzione’. Lo stesso Procuratore Generale della Corte di Cassazione aveva scritto ‘La documentazione prodotta dal ricorrente CAGNONI, al di là della natura privatistica o meno all’epoca dei fatti della società da questi rappresentata, rivela, inoltre, che la prestazione prevista in contratto è stata effettivamente eseguita’.
A fronte di un sequestro iniziale di € 749.000 per ciascun indagato, poi ridotto su nostra istanza ad € 650.000 complessivi, il G.U.P. ha ulteriormente ridotto l’importo a carico di ciascun imputato ad € 72.222″.

L’avvocato Moreno Maresi, difensore di Manlio Maggioli e Stefano Vitali, commenta a sua volta, distinguendo le due posizioni:

“Quale difensore di fiducia del Dr. Manlio Maggioli coinvolto nell’indagine della Procura della Repubblica di Rimini e relativa ai fatti di Aeradria
COMUNICA
che nella giornata di oggi il GUP Tribunale di Rimini Dr. Cantarini nell’ambito della celebrazione dell’udienza preliminare ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere a favore di Maggioli Manlio per il reato di associazione per delinquere , false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta aggravata e abuso d’ufficio.
Per le residue condotte di concorso in bancarotta e truffa è stato invece disposto il rinvio a giudizio innanzi al Tribunale di Rimini con udienza già fissata per il giorno 23 gennaio 2018.
Dopo l’avvio della complessa indagine attinente i fatti di Aeradria, appare significativo come vi sia già stato un importante e decisivo pronunciamento, non solo su molti reati di natura economica e societaria, rispetto ai quali il GUP Tribunale di Rimini ha dichiarato l’estraneità del Dr. Maggioli “per non aver commesso il fatto“ , ma soprattutto sul reato di associazione per delinquere che accomunava, in modo del tutto incomprensibile e ingiusto il Dr. Maggioli ad altri imputati; a tale proposito il GUP Tribunale di Rimini ha dichiarato il non luogo a procedere per tutti gli imputati coinvolti nella contestata associazione per delinquere con la formula “perché il fatto non sussiste“.
In attesa di poter esaminare le motivazioni della sentenza il Dr. Manlio Maggioli esprime da un lato la propria legittima soddisfazione per il provvedimento del GUP Tribunale di Rimini che entrando nel merito ha accertato come per molti dei fatti contestati non sussista alcuna responsabilità, e dall’altro afferma di essere fiducioso di poter dimostrare nel corso del processo, che inizierà nell’anno nuovo la propria estraneità rispetto alle residue condotte ipotizzate. Anzi proprio la sentenza di oggi che ha cancellato la grave accusa di associazione per delinquere consentirà di affrontare un processo, che grazie agli elementi a disposizione della difesa, porterà all’assoluzione del Dr. Maggioli”.

“Quale difensore di fiducia del Dr. Stefano Vitali coinvolto nell’indagine della Procura della Repubblica di Rimini e relativa ai fatti di Aeradria
COMUNICA
che nella giornata di oggi il GUP Tribunale di Rimini Dr. Cantarini nell’ambito della celebrazione dell’udienza preliminare ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere a favore di Vitali Stefano per il reato di associazione per delinquere, false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta aggravata.
Per le residue condotte è stato invece disposto il rinvio a giudizio innanzi al Tribunale di Rimini con udienza già fissata per il giorno 23 gennaio 2018.
La pronuncia del GUP Tribunale di Rimini, appare un primo e significativo pronunciamento soprattutto per quanto attiene la contestata associazione per delinquere rispetto alla quale il GUP Tribunale di Rimini ha dichiarato il non luogo a procedere per tutti gli imputati coinvolti “perché il fatto non sussiste“.
Solo dopo la lettura delle motivazioni della sentenza si potranno svolgere più approfondite riflessioni; allo stato va però rilevato come in ordine al reato di truffa contestato e per il quale risulta essere stato emesso un sequestro in danno del Vitali Stefano e di altri imputati, la Corte di Cassazione in data 04.04.2017, accogliendo il ricorso della difesa, abbia annullato il provvedimento di sequestro per il solo Vitali Stefano disponendo un nuovo esame della vicenda innanzi al Tribunale della Libertà di Rimini.
Il Dr. Stefano Vitali esprime comunque soddisfazione per questo primo parziale, ma assai rilevante esito della vicenda, confidando che innanzi al Tribunale di Rimini verrà accertata la sua innocenza rispetto ai fatti contestati “Per uno come me, per le scelte di vita che ho fatto, per il rigore morale con cui ho sempre affrontato le questioni amministrative, oggi è davvero un grande giorno. Soprattutto perché le accuse più infamanti relative all’associazione a delinquere sono cadute….e sarò ancora più sereno di dimostrare (finalmente) al processo anche la mia completa estraneità verso le restanti accuse“.

La dichiarazione del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi:

Finalmente oggi si mettono in chiaro, da parte della Giustizia, importanti elementi di verità.

Perché la decisione del Giudice dell’udienza preliminare (Gup) segna formalmente uno snodo fondamentale per reinquadrare l’intera vicenda AERADRIA, sgombrando il campo di fatto dalle accuse che sono piovute addosso come insopportabili macigni negli ultimi quattro anni. Il Gup ha disposto l’archiviazione sull’associazione per delinquere ‘perché il fatto non sussiste’, così come le ipotesi d’accusa di reati societari, dalle false comunicazioni sociali alla bancarotta fraudolenta ‘per non aver commesso il fatto’. E’ una svolta decisiva che mi solleva enormemente dopo anni, mesi, settimane, giorni, è inutile nasconderlo, di grande sofferenza e dolore profondo. Non ho mai potuto accettare in questo difficile periodo come la mia storia, la mia vita di persona nata e cresciuta in questa città fosse rappresentata come quella di un membro di una ‘associazione dedita al delinquere’. Mi sono sempre riconosciuto e identificato in quel senso di rispetto e di dignità delle istituzioni e della cosa pubblica, frutto degli insegnamenti e di una tradizione famigliare fondata su principi rigorosi e non negoziabili di legalità e onestà. Se avessi pensato anche per un solo attimo di avere agito al di fuori del perimetro delle norme, non avrei esitato ad assumere le decisioni conseguenti. Perché prima di tutto c’è la responsabilità nei confronti della cosa pubblica della città e dei suoi cittadini, gli stessi che un anno fa mi hanno riconfermato la fiducia, credendo nella linearità e nell’onorabilità di questa amministrazione.

Ora nel corso delle successive fasi sono certo che si farà giustizia e che finalmente si restituirà una fotografia comprensibile della realtà di una storia ventennale. Sarà in quella sede che verranno assunte nella loro interezza carte, documenti, fatti accertati e specifici ruoli anche in relazione all’accusa, residuale, relativa al sostegno dei piani di marketing per vettori low cost nell’anno 2006; sostegno preteso dall’accusa come fittizio. Servirà pazienza e tempo ma metro dopo metro, documento dopo documento, carta dopo carta, si ristabilirà la verità, la nettezza e l’assoluta onestà dell’esercizio del mio ruolo pubblico sul caso in questione. Perché non basta che, nella sostanza, l’ipotesi di abuso di ufficio sia oramai considerato intrinseco alla carica di amministratori locali oramai esposti a tutto; così come non basta che nella sostanza  tutti sappiano che nessuno in questa vicenda si sia intascato un euro e che si sia agito per salvare l’aeroporto. E oggi un fondamentale riscontro sulla realtà dele cose lo si è già assunto con la decisione del Giudice dell’udienza preliminare.

Sono convinto che il Tribunale giudicherà senza alcun pregiudizio, facendo finalmente chiarezza su 20 anni di gestione dell’aeroporto di Rimini. Un’infrastruttura oggettivamente strategica, la cui fortuna è strettamente collegata al successo del sistema turistico locale nel suo insieme. Non lo dico io ma lo dicono i numeri, le cifre, i dati, la situazione analoga che vede interessati decine di altri scali in Italia e in Europa. Scali che, peraltro, sostengono economicamente i vettori per milioni di euro all’anno anche con il contributo degli Enti Pubblici.

E dico questo con la consapevolezza che la strategicità dell’aeroporto non debba comunque essere sovrapposta a eventuali, specifici errori e/o condotte e le conseguenti responsabilità.

La svolta odierna rende ancora più salda la determinazione circa il prosieguo del cammino amministrativo e il mio personale impegno a servizio di esso. La mia serenità viaggia di pari passo alla mia risolutezza nel portare avanti la responsabilità che i riminesi mi hanno voluto assegnare un anno fa.

Infine, voglio rivolgere il mio ringraziamento al’avvocato, professor Nicola Mazzacuva, che puntualmente ha rappresentato gli elementi fattuali e giuridici in sede di udienza preliminare con competenza e professionalità, a servizio dei fatti veri e accertati”.

La dichiarazione di Tiziano Arlotti

Nel pieno rispetto del ruolo della magistratura, non mi sono mai permesso di intervenire sull’attività giudiziaria portata avanti sul caso Aeradria. Ho osservato però come le contestazioni mi paressero abnormi, a partire dall’accusa di associazione per delinquere, un reato gravissimo. Oggi la vicinanza che ho sempre dimostrato agli amministratori locali ha trovato riscontro e quell’accusa viene legittimamente a decadere. Sono convinto ora che nel dibattimento si potranno chiarire ulteriormente anche gli altri aspetti oggetto di contestazione nei confronti degli amministratori pubblici e dei vertici della società“.

Il commento dei consiglieri regionali Pd Nadia Rossi e Giorgio Pruccoli

La nube più scura è stata spazzata via e ora è possibile fissare un grande  punto fermo sul quale ricostruire  la verità dei fatti riguardo la vicenda Aeradria. La prima certezza, imprescindibile, oggi arriva dalla decisione del giudice del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini: la caduta dell’accusa più pesante e offensiva per un qualsiasi amministratore, quella dell’associazione a delinquere, sgombra infatti il campo da ogni possibile teorema di ‘disegno criminoso’ alla base della gestione dello scalo riminese. Come ovvio l’archiviazione del principale capo d’accusa, e anche di altri, per gli amministratori pubblici coinvolti è una notizia che accogliamo con grande soddisfazione ed è anche finalmente l’occasione per dare la giusta dimensione alle prese di posizione ferree per quanto strumentali di chi, nel corso degli ultimi mesi e anni, non ha perso l’occasione per emettere le proprie sentenze prima del tempo.  

E’  il primo, decisivo passo di un percorso successivo che siamo certi servirà a fare completa chiarezza sui fatti che negli anni hanno segnato la gestione di una infrastruttura che è stata e resta di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e per il futuro dell’intero territorio“.

Juri Magrini, Segretario Provinciale PD, dichiara:

“Così come nella fase delle indagini molti elementi si sono chiariti, sono convinto che anche la fase processuale sarà utile per definire gli altri aspetti della vicenda. Ribadisco piena fiducia nella Magistratura e convinzione del buon operato delle persone coinvolte”.

Alberto Vanni Lazzari, segretario del PD di Rimini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Un passo importante per l’affermazione della verità nella annosa vicenda Aeradria. Confermando la piena fiducia verso l’operato della magistratura, nella prossima fase processuale gli amministratori coinvolti potranno finalmente e  ulteriormente chiarire la loro posizione in merito ai reati contestati, sgravati però dalle accuse più pesanti. Finalmente”.

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