Calano i casi covid in Romagna, che tornano essere dovuti al 1100% alla variante Omicron, dopo la fugace apparizione della XJ. Però nella settimana dal 2 all’8 maggio crescono i ricoveri e anche i decessi.
Nella settimana, spiega AUSL Romagna, “sono stati eseguiti 23.925 tamponi (molecolari e antigenici) registrando 5.587 nuovi casi positivi (23.4%). Rispetto alla scorsa settimana si registra un calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 1197) che percentuali verosimilmente in relazione alla diffusione della variante Omicron BA.2. Stabile anche il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti in tutti i distretti dell’ AUSL della Romagna”.
La provincia di Rimini si mantiene
Il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti covid è in crescita rispetto alla scorsa settimana ed in totale sono ricoverati 197 pazienti.
Complessivamente sono stati sospesi 139 operatori tra dipendenti e convenzionati in tutta l’azienda USL della Romagna, 3 in meno rispetto alla settimana precedente.
I vaccinati nei centri vaccinali aziendali al 9 maggio sono 904.476 con prima dose, 868.540 con seconda dose, 598.020 con terza dose e 17.687 con quarta dose la cui somministrazione è iniziata il 1 marzo, a cui vanno aggiunte 109.690 dosi somministrate dai MMG.
Rimini conferma i bassi numero della sua copertura vaccinale rispetto alle altre province. Divario ancora più accentuato nella fascia d’età più giovane fra i 13-19 anni, dove Rimini ha quasi il 40% in meno di vaccinati rispetto a Forlì-Cesena e Ravenna.