Il Sole 24 Ore ha pubblicato “La mappa dell’Italia che cerca di uscire dal tunnel della crisi”, e cioè, “dieci istantanee di un Sistema Paese che, a fatica, cerca di lasciarsi alle spalle la lunga crisi. Rispetto al 2013, anno in cui si sono registrate alcune delle peggiori performance sul piano economico, oggi si vedono i primi spiragli di miglioramento a macchia di leopardo sul territorio italiano. Ma in quale delle 103 province italiane si registrano i principali progressi e dove, invece, la crisi si è aggravata? Attraverso l’analisi di dieci indicatori economici, Il Sole 24 Ore del Lunedì ha stilato una classifica”.
Come si piazza la provincia di Rimini in questa graduatoria? Nella classifica generale, estratta da dieci indicatori, il territorio riminese totalizza 55 punti, un po’ di più rispetto a Forlì-Cesena (52,5) e Ravenna (52,6). Tutta la Romagna è quindi nella fascia fra 51 e 60 punti, la seconda della graduatoria; fanno meglio Bologna, Modena e Reggio Emilia, tutte nella fascia massima, oltre i 70 punti, e vicinissimeECONTATTICHI SIAMO alla capolista assoluta in Italia che è Bergamo con 74,3 punti. Anche Piacenza è ben piazzata, con 68,4, mentre Ferrara è nella fascia di Rimini ma appena più in alto con 59,8, mentre fanalino di coda finisce Parma, unica in regione sotto quota 50, con un magro 47,5.
Ma ecco alcuni dei 10 indicatori presi in considerazioni, esaminati nel dettaglio.
Reddito pro capite. Di quanto è cresciuto il nostro reddito nel 2016? Secondo il quotidiano economico, a Rimini è salito del 3,9%, toccando i 26.243 euro a testa. Sarebbe l’incremento più debole della regione (oltre che la soglia di reddito più bassa dopo Ferrara), dove l’aumento maggiore viene rilevato a Modena: +8,4% in un solo anno. In Italia il record è segnato da Massa Carrara, con +9,3, mentre all’opposto Siracusa avrebbe subito un tracollo con -13,1%, seguita da Benevento con -5,5%, uniche province italiane dove il reddito si sarebbe abbassato.
Prezzi delle case. Secondo Scenari Immobiliari, a Rimini il valore degli immobili (calcolato sul prezzo di acquisto per un appartamento di 100 metri quadri in una zona semi centrale) negli ultimi tre anni sarebbe sceso del 5,6%, attestandosi a 2,550 euro a metro quadrato; rientreremmo così in una fascia media assieme a Forlì-Cesena, Modena, Parma e Piacenza, mentre l’emorragia sarebbe stata peggiore a Ravenna, Ferrara e Reggio Emilia, tutte nella fascia fra -9,1 e -12%, mentre al contrario a Bologna la riduzione sarebbe solo dell’1,4%. In Italia l’unica provincia dove i valori sono invece aumentati, anche se solo dell’1,1%, è Milano.
Depositi bancari. A Rimini nel triennio 2013-2016 i soldi nelle banche sono cresciuti del 9,7%. Questo ci colloca nella penultima fascia della graduatoria, quella con incrementi fra ilo 7,1 e il 14%, assieme a Bologna, Ferrara, Modena e Parma. Fanno meglio Forlì-Cesena e Ravenna, che rientrano fra +14,1 e +21%, e soprattutto Reggio Emilia con -21,9%. Il record italiano spetta a Siena, con uno spettacolare +47,6%.
Acquisti di auto. Qui il dato è piuttosto uniforme e testimonia la buona salute del settore. A Rimini in tre anni sono state 8.373 per un +40,6%; un risultato che ci colloca insieme a tutte le altre province dell’Emilia Romagna 8 alla maggior parte delle province italiane) nella fascia di incremento fra 25,1 e 50%, anche se a Ravenna ci si ferma al +28,6% mentre a Reggio Emilia si tocca il +44,9%. In testa alla classifica nazionale c’è Trento, con +135,7%.
Gli altri parametri che hanno fornito la classifica generale sono i prestiti personali, la spesa delle famiglie per beni durevoli, il tasso di disoccupazione, la spesa per i farmaci, il rapporto laureati/giovani, la diminuzione della produzione di rifiuti pro capite.