Correre, correre, correre, ogni giorno non facciamo altro. Tra casa, lavoro, figli, siamo sempre in affanno. Bisognerebbe fare un bel respiro e riordinare un po’ le idee. O almeno provarci. Esiste, però una pratica antica, nata in Oriente ma giunta in Occidente ormai da tanti anni, che ci potrebbe aiutare a vincere lo stress giornaliero e non solo.
La pratica, s’era già capito, è lo Yoga, ch si è sviluppata da tempo immemorabile in India. Ci sono alcune sue posizioni, come quella del cane o il saluto al sole, ormai familiari anche fra noi. Ma c’è anche molto, molto di più. Quindi, per conoscere un po’ meglio questa antica disciplina e quanto sia diffuso anche dalle nostre parti, non ci resta che chiedere a un’esperta in materia, ovvero alla riminese Lara Orioli. Con un passato da ballerina, ora è presidente e insegnante certificata della PowerYogaRimini. Inoltre, la Orioli è anche un’infermiera con esperienza all’estero in varie missioni umanitarie con la Croce Rossa, una formazione, questa, che le ha fornito solide basi anatomo-fisiologiche e terapeutiche.
Lara, che cos’è lo yoga?
«Per spiegare cos’è lo Yoga parto dal suo significato etimologico, la sua radice ‘yui’ ‘legare insieme’, ‘tenere stretto’ rende l’idea generale di come lo yoga va ad indicare ogni tecnica d’ascesi e metodi di meditazione nel suo significato più tradizionale (Mircea Eliade). Significa anche ‘unione in perfetto equilibrio’ di tutte le componenti del nostro essere: corpo, mente, spirito.
Lo yoga nasce quando ancora i campi del sapere non erano separati, filosofia, psicologia, igiene, religione, spiritualità erano un unico corpo di conoscenze messe al servizio dell’evoluzione dell’uomo. Per questo lo yoga è una pratica dove filosofia, psicologia, igiene, pratiche meditative e corporee operano in armonia per il mantenimento di una sana condizione esistenziale.
Il discorso potrebbe continuare all’infinito in articolazioni filosofiche molto specifiche e per nulla semplici. Di fatto quello che interessa a noi è principalmente sapere che cos’è l’hata yoga o meglio lo ‘yoga fisico’, base di tutti gli stili di yoga. La parola Hata è composta da ‘ha’ che significa sole e ‘tha’ che significa luna. Insieme vanno a significare sforzo energico. Quindi da un lato l’hata yoga è lo yoga del sole e della luna, del maschile e del femminile; dall’altro è lo yoga della forza perché, anche se all’inizio non la richiede , sviluppa una prodezza fisica notevole. L’hata yoga serve ha strutturare un corpo forte e sano attraverso la pratica delle ‘asana’ (posizioni), del ‘pranayama’ esercizi di respirazione per controllo, distribuzione e assorbimento dell’energia vitale; ‘pratyahara’ ritiro dei sensi; ‘dharana’ concentrazione; ‘dhyana’ meditazione; ‘samadhi’ stato totale di beatitudine e di pace. E tutto questo detto fin qui è solo un breve accenno dell’enorme discorso che comprende la domanda cos’è lo yoga».
Da quanto tempo lo pratica? Perché ha deciso di insegnarlo?
«Mi avvicino allo yoga dinamico nel 2003, per cercare di migliorare le mie prestazioni fisiche di ballerina. Poi, questo stile di yoga mi appassiona così tanto che inizio a volermi formare in maniera più approfondita così, nel 2009, ho cominciato a praticare e studiare con il maestro Roberto Bocchi dove incomincio il teacher training di PowerYoga metodo Roberto Bocchi. Nel 2010, ho aperto il primo corso di Power Yoga e Vinyasa flow della provincia allo Schilling Rimini, storica palestra del riminese, grazie all’intuizione di Ermanno Migani nell’investire in questa disciplina. La mia formazione è continua, studio oltre al vinyasa flow anche l’ashtanga yoga, seguendo teacher training con i più importanti maestri del mondo: Mark e Joen Darby, David Swenson; seguo seminari e percorsi di studi negli Stati Uniti alla scuola di Kino MagGregor, (Miami), a Mysore in India con Vijay Kumar, in Italia con Kristina Karitinou di Atene, Eddie Stern di New York. Ora sto frequentando un ulteriore teacher training in ashtanga yoga alla scuola di Alessandro Ciaurri che porta il ‘blessings’ di Manju Pattabhi Jois figlio di Sri K. Pattabhi Jois. Dal 2014 inizio ad insegnare anche a Riccione alla Blu Line. Nel 2015, ho aperto l’a.s.d. PowerYogaR-Evolution con l’intento di ampliare la divulgazione di questo stile di yoga: dinamico, gioioso e performante che sa restituire forza elasticità ed equilibrio ai loro praticanti, una disciplina che porta salute fisica ed emotiva, elemento per me fondamentale visto che sono anche un’ infermiera e per me la salute è il primo scopo».
Che cosa insegna principalmente?
«Insegno Vinyasa flow, stile che si mette addosso ai praticanti come un vestito su misura, che riesce a focalizzare l’attenzione energetica là dove serve a seconda del tipo di sequenze che di volta in volta creo seguendo parametri energetici (chakra), parametri fisiologici (funzionamento catene muscolari), e coreografici, perché ogni pratica segue un flusso armonico di movimenti che creano una consequenzialità paragonabile ad una danza.
Insegnare yoga è stato un altro modo per divulgare un concetto di benessere e salute legato ad un senso di unicità che non è solo fisicità, motivo per cui questa disciplina mi ha completamente conquistato, lavorando sui nostri irrigidimenti fisici o estreme lassità si lavora anche sulle nostre emozioni, di fatto la costruzione del nostro corpo fisico è una conseguenza delle nostre esperienze di vita, e lo yoga, lavorando sulla materialità del corpo, agisce anche sulla parte energetica ed emozionale, ma questo non è importante saperlo prima di iniziare un corso di vinyasa flow, è una cosa che si incomincia a percepire dopo un po’ che si pratica».
Quante scuole di yoga esistono da queste parti?
«La nostra zona ha una tradizione decennale nella pratica dello yoga, ci sono scuole nate già 25 anni fa, negli ultimi 5 anni però si è visto un vero incremento di centri yoga ed insegnamenti dei vari stili. Questo non può che essere un fattore positivo, in quanto dimostra la notevole sensibilizzazione che le persone hanno sviluppato per una disciplina che mette in sintonia anima e corpo, forze fisiche e forze energetiche ed un approccio maggiormente armonico nell’affrontare le difficoltà ‘corporee’ che molto spesso non sono altro che manifestazioni emotive. E’ fatto noto che i ritmi della nostra società costringono ad una vita non sempre in sintonia col nostro benessere. Questo è il motivo principale per cui negli Stati Uniti tutti, proprio tutti fanno yoga, perché sono molto stressati! Ed anche da noi il trend è lo stesso, purtroppo per lo stesso motivo».
Quanti corsi organizzate come PowerYogaRimini?
«Il PowerYogaRimini non ha un centro suo, ma organizza corsi in diversi centri e palestre della provincia, a Rimini allo Schillig, ed alla Scuola di Balletto in via Castore 30, a Riccione alla Blu Line, a Santarcangelo alla scuola elementare di San Vito. In estate, i nostri corsi si spostano in spiaggia per sfruttare al meglio le condizioni che il territorio ci offre, al Bagno 86/A a Bellariva il lunedì ed il mercoledì alle 19.30 ed il giovedì mattina alle 7.00, a Torre Pedrera gli stessi giorni, a Riccione al Bagno 44 il martedì e giovedì. Cerchiamo di accontentare le varie richieste del territorio che è piuttosto allargato, e con grande entusiasmo ci stiamo riuscendo».
Sono più le donne o gli uomini a praticare yoga? E gli insegnanti?
«In Italia sono più donne che praticano yoga, più sensibili a certi discorsi probabilmente, ma abbiamo notato che negli ultimi anni anche gli uomini iniziano ad avvicinarsi alla disciplina senza remore. Il nostro stile ci avvantaggia per attirare un pubblico piuttosto giovane ed atletico in quanto tende ad essere piuttosto ‘performante’, termine poco adatto allo yoga, ma che rende l’idea dell’impegno fisico a cui ci si sottopone a praticare vinyasa flow ed ashtanga yoga ( i due stili che propone la mia a.s.d. PowerYogaR-Evolution). Lo yoga non è una moda ma una pratica che si sta sedimentando nelle esigenze delle persone in associazione ad altre attività fisiche, anzi è un ottimo complemento a tutti gli sport per i vantaggi e le evoluzioni che porta su tutti i fronti.Gli insegnanti si distribuiscono equamente tra i sessi».
E’ vero che può aiutare anche a livello sessuale?
«Questa è una domanda interessante. Ma cosa intendiamo per sessualmente? Freud diceva che l’area sessuale era una competenza che interessava tutto il corpo, non semplicemente la ‘genitalità’. Quindi, direi che lo yoga aiuta la sfera sessuale per diversi motivi: aumenta la propriocettività (capacità di elaborare le informazioni di retroazione dei movimenti propri dell’organismo), il rilassamento emotivo, il riallineamento energetico; è una disciplina che spinge ad un lavoro profondo su di sé attraverso il corpo, l’utilizzo della muscolatura profonda, le asana (posizioni), che lavorano in allungamento sciolgono le tensioni muscolari ed emotive, e nello specifico c’è un forte stimolo fisico su tutte le ghiandole e di conseguenza anche le gonadi, cosi che queste lavoreranno al meglio portando valori ottimali di tutte le secrezione ormonali.
Un grande risultato la pratica yoga lo da alla fertilità femminile, in quanto il lavoro che induce sulla muscolatura profonda del bacino aiuta e favorisce una migliore circolazione ematica agli organi del bacino, fattore essenziale per un buon funzionamento degli stessi (e questo da un punto di vista fisiologico). La parte migliore di questo lavoro sulla sessualità e fertilità però viene svolta dalle pratiche di pranayama e rilassamento, le quali agendo sulla mente creano le condizioni per affrontare meglio i disagi delle nostre vite, e favorisce un approccio più sereno agli aventi che ci accadono, e quando la nostra mente è rilassata pur continuando ad essere vigile alle cose della vita, la parte più intima di noi non può che trarne giovamento».
Perché una persona dovrebbe fare yoga?
«Tutti dovrebbero fare yoga ed ognuno di noi può trovare una sua singolare motivazione. Questa disciplina rimette insieme l’unicità della nostra mente e del nostro corpo, ci aiuta ad una maggiore introspezione, la quale passa esclusivamente da un lavoro personale senza intermediari se non un maestro che si sceglie che ti da gli strumenti per poterlo fare. Nello specifico del nostro stile, praticare vinyasa flow ed ashtanga yoga è particolarmente divertente, ci mette continuamente di fronte ai propri limiti e ci insegna a superarli con pazienza, crea un corpo forte e flessibile ed una mente stabile. Cosa chiedere di più? Provare per credere!».
Nicola Luccarelli