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Corte d’Appello: “Via i tutor dalle autostrade”. Anche quelli dell’A14

Via i tutor dalle autostrade: costituiscono una violazione di brevetto. È quanto emerge da una sentenza della Corte d’Appello di Roma, secondo la quale la società autostrade ha copiato il brevetto di una piccola ditta toscana, la Craft di Greve in Chianti (Firenze). Il tutor, come è noto a tutti i viaggiatori, è un sistema che misura la velocità media di un veicolo che viaggia in autostrada.

I magistrati, partendo da una causa avviata nel 2006, hanno riconosciuto la violazione del brevetto e ordinato la rimozione e la distruzione delle attrezzature esistenti. Non solo. Per ogni giorno di ritardo nell’osservanza della sentenza, la società dovrà pagare 500 euro di sanzione a favore della Craft, che ora potrà chiedere al colosso di acquistare il suo prodotto.

La decisione della Corte d’Appello, ovviamente, interessa anche il territorio riminese, dove passa l’autostrada A14. Nel tratto tra Rimini e Cesena, tali sistemi di rilevamento della velocità erano entrati in funzione nel 2008.

Autostrade ha comunicato che il Tutor non verrà rimosso, ma sarà immediatamente sostituito con un nuovo sistema diverso da quello attuale. La sentenza, inoltre, sarà impugnata presso la Corte di Cassazione da Autostrade, «le cui ragioni sono state riconosciute fondate da 4 precedenti sentenze di merito in tutti i gradi di giudizio».

Per evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale, Autostrade per l’Italia si farà carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media, che avverrà entro tre settimane.

 

 

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