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In corso il colpo di “stato” a Riccione per far cadere il sindaco Tosi

E’ in corso la raccolta delle firme tra i consiglieri comunali di Riccione per sciogliere il Consiglio Comunale e provocare le elezioni anticipate per la primavera 2017.

Oggi scadono i termini per votare la prossima primavera. Infatti se un consiglio comunale viene sciolto entro il 24 febbraio (in base alla legge 30 aprile 1999) si vota nella primavera del 2017, dopo il 24 febbraio si vota nella primavera del 2018.

In questo momento sono stati visti i consiglieri di Unione Civica sotto l’ufficio di un Notaio riccionese. A seguire nelle prossime ore andranno a firmare gli altri consiglieri di minoranza. Nei corridoi della politica si dice che vi siano già 14/15 consiglieri disposti a firmare.

Nelle prossime ore si saprà se vi saranno le 13 firme di dimissioni da consigliere comunale.

A questo punto, al di là se il tentativo del colpo di mano da parte del Vicesindaco Tirincanti riesce, la legislatura a Riccione è segnata. O si vota in primavera o il sindaco dovrà comunque giungere ad una conclusione politica. Di fatto non vi è più la maggioranza che sostiene il sindaco Tosi.

Ieri il sindaco ha fatto un ultima offerta ad Unione Civica per scongiurare la crisi politica. Presidenza del Consiglio Comunale, consigliere delegato ai lavori pubblici. La risposta è stata netta da parte di Unione Civica: la richiesta di avere l’assessorato all’urbanistica. Una richiesta irricevibile da parte del sindaco Tosi.

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